Ribadisco. Ci sono molte ragioni per ritenere importante quanto sta accadendo nell’accidentato percorso del Gino Lisa di Foggia, e nell’impegno di quanti si stanno in tutti i modi adoperando per il suo rilancio.
Importante, perfino a prescindere da come vadano a finire le cose, che potrebbero non andare per il verso sperato, visto che è ormai cominciato il conto alla rovescia rispetta alla fatidica scadenza del 30 giugno, data entro la quale dovrebbero essere cantierizzati i lavori, pena la revoca del finanziamento da parte del CIPE.
L’importanza sta nel metodo, nel modo con cui società civile e social network sono riusciti a produrre opinione pubblica, in un momento di grave crisi della politica e della sua capacità di progettare il futuro. Nel modo con cui, da parte di talune istituzioni (una sola, ad essere precisi: la Camera di Commercio) si è stati capaci di confrontarsi con questa opinione pubblica, senza schemi ideologici e senza pregiudizi. L’incontro è stato obiettivamente facilitato da un paio di favorevoli congiunture: il fatto è che tra le istituzioni locali la Camera di Commercio è fisiologicamente la meno politica, mettendo assieme imprese, e non partiti, e la particolare sensibilità del presidente Fabio Porreca – in prima fila alla manifestazione barese – verso la società civile e verso le istanze di sviluppo del territorio provinciale.
Il documento redatto dai promotori della manifestazione svoltasi all’aeroporto di Bari il 6 maggio scorso “d’intesa con la Camera di Commercio” rappresenta la sintesi di questo nuovo metodo, che sarebbe interessante poter in qualche modo formalizzare ed applicare anche ad altri grandi temi che riguardano il futuro della città (per esempio, il futuro della fiera di Foggia e la gestione dei tanti contenitori culturali nell’era della spending review che ha falcidiato la spesa culturale delle amministrazioni locali).
Vale la pena sottolineare che si tratta di un documento eminentemente tecnico, ma anche, e fatalmente, politico. Snocciolare le ragioni per cui la completa funzionalità dell’aeroporto Lisa è necessaria alla provincia di Foggia è anche ribadire le ragioni per cui è complessivamente necessario un atteggiamento diverso verso quel territorio da parte della Regione Puglia e più in generale da parte dei diversi soggetti della spesa pubblica.
La vicenda del Gino Lisa sta consentendo il formarsi di una opinione pubblica su un tema particolare nel quale tuttavia s’intrecciano anche tanti altri temi che riguardano il futuro della provincia di Foggia. Il tutto all’interno di un confronto serrato e soprattutto informato. L’informarsi preventivamente è una condizione necessaria al formarsi dell’opinione pubblica. Trovare luoghi e occasioni per esprimerla è l’altra condizione.
Il Comitato Vola Gino Lisa, Basta chiacchiere aeroporto, l’associazione Mondo Gino Lisa stanno assolvendo egregiamente a questa funzione, come ha egregiamente ricordato qualche giorno Marialuisa d’Ippolito, in un post pubblicato sulla bacheca di Basta Chicchiere, che qualche giorno fa ha superato la quota dei 6.000 iscritti: “Per me il gruppo continua ad essere “il luogo” dove, non solo testimoniare, in vari modi, la volontà generica per un rilancio del trasporto aereo dal Gino Lisa, ma per fornirci reciprocamente informazioni, riferimenti, conoscenze, norme, per documentarci, per capire ….e quindi , farci un’opinione concreta e elaborare ipotesi di iniziative concrete, praticabili ed utili per arrivare all’obiettivo.”
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