Foggia. Fovea. Fossa. Le fosse erano una volta delizia e risorsa per la città. Adesso sono diventate croce. Soltanto croce. Si sono abbruttite perfino le tracce dell’epoca in cui le fosse svolgeano una funzione fondamentale per l’economia cittadina, perché servivano a conservare il grano.
Ecco cosa resta della sola fossa granaria sopravvissuta alla sistemazione dell’antico Piano delle Fosse. Restaurata qualche anno fa a cura dei Lions è oggi completamente infestata da erbacce, dovute anche all’effetto serra provocato dalla lastra di cristallo ubicata alla sommità in modo da consentire a turisti e visitatori di guardarci dentro.
Adesso chi ci guarda dentro vede soltanto un cumulo informe di vegetazione, di assoluta bruttezza, che occultano e travisano completamente quella che una volta era l’originaria funzione della fossa.
Ma niente paura. Foggia non ce la fa a mantenere dignitosamente le sue antiche fosse, però riesce efficacemente a crearne delle nuove. Da record. Come quella – un’autentica voragine – che mostriamo nella terza foto che si apre nel marciapiede di via Telesforo, ottimo ricettacolo per rifiuti ma anche serio pericolo all’incolumità dei passanti.
Che tristezza, che avvilente spettacolo.
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