Maurizio De Tullio è una sorta di Indiana Jones dell’informazione. Se
l’archeologo creato da George Lucas è un cercatore di antichità rare,
Maurizio è piuttosto un indagatore di vecchi giornali, che si rivelano
assai spesso preziosissime fonti per ricostruire pezzi di storia che si
ritenevano impenetrabili, o perduti. Entrambi sono mossi da una comune
passione per la verità della storia.
Date queste premesse, vi suggerisco di non
perdere il Contributo per una storia della cinematografia pugliese degli
albori, saggio di Maurizio De Tullio che sarà pubblicato domani, da
Lettere Meridiane.
Si è molto discusso sui primi film girati in
Puglia. La novità della ricerca sta nel fatto che De Tullio ha
incrociato ai dati solitamente rinvenibili sugli archivi della rete,
quelli ritrovati in pazienti e laboriose ricerche sui giornali
dell’epoca.
Il breve saggio è particolarmente interessante, perché
l’autore racconta in presa diretta le sue ricerche, svelando i dubbi che
lo hanno accompagnato, le intuizioni e le tecniche adoperate per
cercare di discernere tra fonti non sempre coerenti tra di loro.
Ne
viene fuori un quadro in ogni caso sensibilmente diverso da quanto era
stato fino a oggi ritenuto da parte degli storici che si occupano della
settima arte.
Domani su Lettere Meridiane. Da non perdere.
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