Il Contributo per una storia della cinematografia pugliese degli albori di Maurizio De Tullio ha una importanza che trascende l’oggetto stesso della ricerca, perché indica una strada da percorrere agli storici della settima arte.
Quando si parla degli albori, nella stragrande maggioranza dei casi, manca l’oggetto della ricerca, cioè il film.
La pellicola è una sostanza altamente deperibile e molta parte del patrimonio cinematografico soprattutto dei primi decenni è andata perduta, anche per ragioni meramente economiche. Spesso, una volta che il film aveva esaurito il suo ciclo di vita, le case di produzione preferivano vendere la celluloide, che veniva riciclata, per esempio facendone materia prima per i tacchi delle scarpe.
In molti casi, del film restano oggetti altri, se vogliamo tracce: manifesti, locandine o soltanto sparute notizie negli archivi on line.
De Tullio affronta la questione indagando sui giornali locali dell’epoca, e trovandovi notizie che a loro modo raccontano un’altra storia, rispetto a quella – per forza di cose limitata – che è possibile reperire limitandosi alle tracce di cui ho detto prima.
La speranza è che il bel lavoro di Maurizio – che ringrazio per averne voluto affidare la pubblicazione a Lettere Meridiane – possa essere effettivamente quel che vuole l’autore: un contributo dal quale possano nascere altre ricerche ed altri studi.
Potete scaricare l’opera di De Tullio ai link che seguono:
https://dl.dropboxusercontent.com/u/3035569/GarganicaFilm.pdf (versione pdf)
https://dl.dropboxusercontent.com/u/3035569/Garganica%20Film.epub (versione epub)
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