La Capitanata è una provincia “a rischio totale” dal punto di vista della pericolosità fiscale. Il neologismo sta a significare che la possibilità che in provincia di Foggia vi sia una massiccia evasione fiscale è alta, addirittura altissima. E dato che al peggio non c’è mai fine, all’elevata pericolosità fiscale si accompagna un’altrettanto elevata pericolosità sociale.
È questa la situazione che emerge da una complessa indagine svolta dall’Agenzia delle Entrate, che, per snidare gli evasori fiscali, si è dotata di sofisticatissimi strumenti di analisi e di “intelligence”. Si tratta di un data base, battezzato DbGeo, e compilato tenendo presente un’impressionante quantità di dati e di parametri, ed avente il fine di disegnare una nuova mappa della pericolosità fiscale delle diverse province italiane, in modo da suddividere il territorio nazionale non soltanto su base geografica, ma anche tenendo conto della possibile concentrazione di evasione fiscale.
L’obiettivo è di affinare le strategie per ciascun gruppo omogeneo individuato. Nell’immagine potete vedere la cartina dell’Italia così come è venuta fuori dall’indagine, che è stata recentemente presentata al Senato, nel corso di un’audizione del Direttore dell’agenzia delle entrate. La mappa è “clusterizzata” nel senso che a ciascun colore corrisponde una categoria omogenea, che descrive – va puntualizzato – non soltanto l’indice di pericolosità fiscale ma anche tutta una serie di fattori che contribuiscono a rendere più o meno critico il contesto economico e sociale di riferimento. La mappa disegnata dal data base dell’Agenzia delle Entrate non stabilisce una classifica: ciascun “cluster”, infatti, possiede sue caratteristiche e sue specificità, che lo rendono più o meno a rischio. La provincia di Foggia si trova tra le aree in cui il rischio è più elevato. Mettendo in mostra una notevole dose di fantasia, i tecnici che hanno condotto l’indagine hanno assegnato a ciascun “cluster”, ovvero a ciascun gruppo di province caratterizzato dagli stessi parametri (indipendentemente dalla loro collocazione geografica), il titolo di un film: alla provincia di Foggia è toccato quello più inquietante: “Rischio totale”.
Tantissimi i parametri utilizzati, raggruppati alla fine in 36 36 variabili che sono state utilizzate nel calcolo finale. Al termine dell’analisi, per ciascuna provincia è stato generato un codice parlante di 7 cifre, con valori compresi tra 1 e 5, per ciascun gruppo.
Ciascuna cifra del “codice parlante” descrive la situazione della provincia presa in considerazione in relazione alle aree tematiche prese in considerazione che sono, nell’ordine: 1.Dimensione del bacino, 2.Pericolosità fiscale, 3.Pericolosità sociale, 4.Tenore di vita, 5.Struttura produttiva, 6.Tecnologia e servizi, 7.Infrastrutture di trasporto. Più alta è la cifra del “codice parlante” più alto è il parametro nell’area tematica a cui si riferisce. Per esempio, la cifra da prendere in considerazione per quanto riguarda la pericolosità fiscale è la seconda del codice parlante. Una cifra pari ad 1 evidenza una bassa pericolosità fiscale, una cifra uguale a cinque un’altissima pericolosità fiscale.
Il codice parlante che riguarda la provincia di Foggia è 2551-112. Da notare i due 5 che si trovano al secondo ed al terzo posto, e che pongono la Capitanata nel gruppo di province che mettono in evidenza il tasso più alto di pericolosità fiscale, purtroppo assieme al più alto tasso di pericolosità sociale.
C’è poco di che stare allegri anche per quanto riguarda gli altri indicatori. La quarta cifra (1) si riferisce al tenore di vita, ed è il più basso. Egualmente bassi il sesto e il settimo parametro, che il Db Geo colloca, anche in questo caso, ai gradini più bassi della graduatoria, ovvero a 1. Le due cifre riguardano rispettivamente la grandezza della struttura produttiva e l’indice di sviluppo delle tecnologie e dei servizi.
L’ultima cifra riguarda le infrastruttura di trasporto e va a letta al contrario. Più alta è la concentrazione delle infrastruttura di trasporto, più alta è la cifra. Il 2 della provincia di Foggia evidenzia, dunque, un indice medio-basso di strutture di trasporto.
Il DbGeo si candida ad essere un nuovo strumento nella lotta all’evasione fiscale e di miglioramento dell’efficienza delle Agenzia delle Entrate provinciali. Servirà, infatti, per valutarne l’efficienza, partendo dall’assunto che una direzione provinciale può essere leader nella propria regione, ma può risultare poco efficiente nell’ambito del cluster di appartenenza.
Ma che significano, dal punto di vista “macro” i dati che abbiamo illustrato? Che la situazione in Capitanata è esplosiva, ed a accorgersene non sono in molti.
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