“Se per assurdo, durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe angloamericane contro i nazifascisti fossero entrate in Italia dal Nord invece che dal Sud (Sicilia, Salerno), dalla Francia per esempio, dalla Jugoslavia, o scavalcando le Alpi come fece Annibale!!??
Se avessero visto nella Pianura Padana quel Tavoliere che tanto faceva gola per le loro strategie militari: pianura, aeroporti esistenti ed altri, tanti, da allestire con facilità!!??
Le truppe tedesche, che si trasformano in truppe d’occupazione dopo l’8 settembre ’43, avrebbero rinculato verso il Sud, al di qua della Linea Gustav, per poi prendere la via di casa, buttate a mare!!??
Torino bombardata al posto di Foggia!!??”
È questo l’incipit di Figli sconosciuti, Il contributo dei foggiani alla resistenza di Raffaele de Seneen. Un interrofativo provocatorio, con il quale Raffaele intende smentire il luogo comune secondo il quale la Resistenza fu soltanto una questione settentrionale.
A parte l’enorme tributo di vite umane pagate dal Mezzogiorno e in modo particolare dalle sue aree bombardate – tra cui la città più martirizzata fu Foggia -, il contributo offerto alla liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista dai meridionali fu rilevante. Assai più di quanto non si creda.
È quanto sta venendo alla luce grazie alla rete, che mette a disposizione archivi cui era prima difficile accedere, ma anche grazie alla memoria ritrovata di tante persone che mettono volentieri a disposizione documenti ed archivi.
Il quaderno della memoria pubblicato dall’Auser di Foggia è stata pubblicato nella sua prima edizione lo scorso anno (qui la recensione di Lettere Meridiane).
Raffaele de Seneen ne ha curato per la festa della Liberazione di quest’anno una seconda edizione, ancora più ricca di personaggi, fatti e storie.
Come già fece l’anno scorso, Lettere Meridiane pubblica l’ebook, arricchito da una versione epub, leggibile dagli ebook reader.
Potete scaricare il libro nella versione che preferite ai link sottostanti:
https://www.dropbox.com/s/yr7frzea4pmewnv/FIGLISCONOSCIUTI.pdf?dl=0 (versione pdf)
https://www.dropbox.com/s/y7ylvw161huph0f/FIGLISCONOSCIUTI.epub?dl=0 (versione epub)
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La chiamano "ucronia", il genere di narrativa basata sulla premessa generale che, la storia del mondo, abbia seguito un percorso diverso da quello reale.
Come sarebbe cambiata la storia se Napoleone nel 1815 avesse trionfato a Waterloo?
Che cosa sarebbe accaduto se i tedeschi fossero riusciti a respingere gli Alleati in quel drammatico 6 giugno 1944, giorno dello sbarco in Normandia?
Tutti eventi plausibili, che si sarebbero potuti verificare. A ciascuno di essi corrispondono infiniti passati e futuri alternativi che avrebbero modificato il mondo in cui viviamo oggi.
Un’avventura intellettuale, una riflessione sulle ragioni che determinano il corso degli avvenimenti, per definire i veri punti di svolta della storia e liberarci dall’abitudine di proiettare sul passato il fin troppo facile “senno di poi”.
La seconda guerra mondiale, l'evento più traumatico del Novecento, è uno dei soggetti preferiti delle ucronie. Il conflitto del resto produsse opere fantapolitiche già nel corso del suo svolgimento, incentrate sul suo possibile esito.
In Italia, dato che il fatto più controverso della storia recente è il fascismo, le opere ucroniche tendono a prendere spunto da esso e a cercare punti di divergenza dalla storia reale.
Cosa sarebbe successo se l'Italia di Mussolini non fosse entrata in guerra?
E così, possiamo anche chiederci con De Seenen, “Se per assurdo, durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe angloamericane contro i nazifascisti fossero entrate in Italia dal Nord invece che dal Sud (Sicilia, Salerno)…".
Ma potremmo andare anche più indietro e chiederci se il Regno delle Due Sicile sarebbe mai stato coinvolto nella Terza Guerra d'Indipendenza e nella Prima e Seconda Guerra Mondiale,se non fosse stato occupato, annesso e, sottomesso dai piemontesi pre padani.
Anche questo sarebbe un argomento di sicuro interesse… Chissà che non lo si possa ulteriormente approfondire.