Pochi giornalisti, come Enrico Ciccarelli, riescono con una sola immagine, con poche felici parole, a descrivere un contesto, un humus, le storie che li producono.
Enrico ha chiosato stamattina, da par suo, il complesso percorso che ha portato all’apertura del terzo cineporto pugliese a Foggia sottolineando come si sia trattato di un percorso squisitamente femminile, che ha visto protagoniste l’assessora regionale alla cultura, Silvia Godelli, la presidente dell’Apulia Film Commission, Antonella Gaeta, la presidente di Promodaunia, Billa Consiglio.
Sono riuscite a coronare un sogno – ha sottolineato Enrico Ciccarelli – perché sono state “donne che hanno rinunciato programmaticamente all’arroganza.”
Forse sta in questa bellissima espressione la chiave di volta per capire un fenomeno che soltanto la cultura profondamente maschilista che ci circonda ci impedisce di vedere in tutta la sua prorompente evidenza: in politica le donne ci sanno fare più degli uomini. In generale, le donne riescono a imprimere ai loro sogni quello slancio che poi li porta a realizzarsi.
La chiave sta proprio in quel “rinunciare programmaticamente all’arroganza” che rappresenta il veleno della politica al maschile.
Silvia Godelli, Antonella Gaeta e Billa Consiglio hanno messo da parte tatticismi, piccole e grandi gelosie istituzionali, ansie da prestazione, insomma tutto l’inutile e dannoso corredo dell’arroganza politica, per concentrarsi esclusivamente sull’obiettivo.
Rinunciare programmaticamente all’arroganza è il requisito sostanziale per tessere reti positive.
Le tre donne che hanno sognato e realizzato il cineporto a Foggia ne hanno dato un’esemplare testimonianza.
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Brave! finalmente qualcosa di bello e di "pulito" complimenti!