Foggia e Bari pareggiano la sfida, o quasi, nell’annuale classifica della qualità della vita nelle province italiane stilata dal quotidiano Il Sole 24 Ore. Abbiamo esaminato in un precedente articolo, come si sono comportate le due province nella prima serie di indicatori utilizzata dal quotidiano economico finanziario, in particolare per quanto riguarda Tenore di vita, Servizi e ambiente e Affari e Lavoro.
Completiamo l’analisi, soffermandoci sulla seconda serie di indicatori, che riguardano l’ordine pubblico, la popolazione, il tempo libero. Anche questi non privi di sorprese.
Per quanto riguarda l’ordine pubblico, Bari va decisamente meglio di Foggia, classificandosi all’81° posto della classifica nazionale, con 391 punti, mentre Foggia si colloca nove gradini più in basso: 90° posto e 375 punti.
Prendendo in esame i singoli parametri, a penalizzare la Capitanata sono soprattutto il fenomeno delle estorsioni e quello delle truffe e frodi informatiche. È infatti in questi due parametri che la provincia di Foggia sta largamente al di sotto di quella barese: 27,2 estorsioni su 100.000 abitanti (145 punti) per Foggia, 15,3 (260 punti) per Bari; 163,8 episodi di truffe o frodi informatiche per 100.000 abitanti (600 punti, che è comunque un punteggio abbastanza elevato) per Foggia, 140,4 per Bari (701 punti).
Entrambe le province fanno segnare punteggi elevati per quanto riguarda la variazione dei delitti denunciati nell’arco di tempo tra il 2008 e il 2012. Denunce in calo tanto a Foggia (-4,2%, 904 punti) che a Bari (-2,6%, 902 punti).
Le due province vanno male, anzi malissimo per quanto riguarda i furti d’auto (259,6 per 100.000 abitanti Foggia, con appena 29 punti, ancora peggio Bari con 22 punti e 299,4 furti. Foggia meglio di Bari per quanto riguarda i furti in appartamento (259,6 per 100.000 abitanti con 412 punti a fronte di 299,4 e 357 punti totalizzati da Bari. Puglia Nord meglio del capoluogo anche sul fronte degli scippi e borseggi: 179,4 per 100.000 abitanti con 154 punti Foggia, 278,4 e 99 punti Bari.
Il sostanziale pareggio che Foggia ottiene rispetto alla provincia del capoluogo regionale nella graduatoria 2013, è determinato soprattutto dalla performance della Capitanata nella serie di parametri che riguardano la popolazione: tutti gli indicatori sono a vantaggio della Puglia Nord, che si piazza al 73° posto della classifica nazionale con 533 punti a fronte del 98° posto di Bari, con 440 punti.
Per quanto riguarda la densità della popolazione, Foggia conquista 346 punti (89,3 abitanti per kmq) contro i 101 di Bari (303,2). Meglio Foggia anche per quanto riguarda il tasso migratorio (1,3 e 829 punti, Bari ottiene 642 punti con un tasso pari a 1), la popolazione straniera residente regolare (3,3 su 1.000 abitanti Foggia con 226 punti, 2,6 e 175 Bari) e i divorzi e separazioni (38 ogni 10mila famiglie e 591 punti Foggia, 39,4 e 570 Bari).
Il vantaggio della Capitanata è addirittura clamoroso per quanto riguarda gli indicatori che riguardano i giovani e la qualità dell’istruzione. La ricaduta dell’università, ovvero gli effetti a lungo termine determinati dalla presenza dell’università sono decisamente migliori per Foggia, nonostante abbia un ateneo molto più giovane di quello barese: i laureati compresi nella fascia d’età tra 25 e 30 anni sono il 7,49% a Foggia (736 punti) e il 7,12% a Bari (700 punti). La popolazione è tendenzialmente più vecchia in entrambe le province, ma la variazione dell’incidenza dei giovani sul totale della popolazione è più attenuata a Foggia (-5,1, 466 punti) rispetto a Bari (-5,3, 447 punti).
L’ultima serie di parametri presi in esame dal Sole 24 Ore, riguardanti il tempo libero, vedono Bari (88° posto e 454 punti) nel complesso in vantaggio su Foggia ( 99° posto e 439 punti) ma le performance delle due province non sono omogenee, esaminando i diversi indicatori. Per esempio, a Foggia ci sono più librerie, si mangia più pizza e si beve più caffè, ma è più difficile andare a cinema, mentre entrambi i territori sono una sorta di isola felice per quanto riguarda la banda larga.
Piuttosto sorprendente il dato che riguarda la presenza di librerie: Foggia meglio di Bari, con 7,2 librerie ogni 100.000 abitanti e 407 punti, contro le 6,5 di Bari (371 punti). Stessa situazione per quanto riguarda bar e ristoranti: 507,9 (389 punti) Foggia; 439.9 e 337 punti Bari. Anche sul fronte del volontariato la Capitanata si comporta meglio con 42,5 volontari su 1.000 abitanti (163 punti, mentre per Bari sono 40,5 che totalizzano 156 punti).
A penalizzare Foggia è soprattutto il numero di sale cinematografiche: 3,1 ogni 100.000 abitanti Bari (465 punti), soltanto 2,1 (315 punti) Foggia. Sostanzialmente appaiate le due province per quanto riguarda la copertura della banda larga: ma il 95,1 ottenuto dalla Capitanata (951 punti) è un risultato addirittura sbalorditivo in considerazione della complessità orografica sicuramente più elevata del suo territorio. Bari ottiene 975 punti con una copertura del 97,5%. Bari va meglio anche per quanto riguarda l’indice di sportività, totalizzando 417 punti contro i 403 di Foggia. Si tratta di un indice particolarmente complesso che tiene conto con diversi pesi di una serie di fattori: i tesserati (il cui peso sul totale è pari al 10%), gli sport di squadra (30%), quelli individuali (30%), i fattori sociali (20%) e la “storia dello sport” (10%).
Il nostro viaggio statistico nella qualità della vita delle due province conferma l’impressione iniziale e cioè che da parte foggiana non vi sia un’adeguata percezione della positività di alcuni fattori, forse a causa di un congenito problema di autostima. Lo avreste mai detto che a Foggia ci sono più librerie rispetto a Bari e che è superiore il tasso di conoscenza determinato dall’incidenza dei giovani laureati?
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Cominciate a fare paragoni con città come Trento o Bolzano se volete migliorare, altrimenti continuerete a crogiolarvi in un brodo ormai marcio che negli anni sta marcendo sempre più.
E non trovate scuse col fatto che sono città in regioni autonome e quindi hanno più fondi a disposizione, perchè anche la Sicilia è autonoma e guarda come vivono….
La differenza non la fanno i soldi, ma le persone.
Auguri
Caro Rocco Rampino hai assolutamente ragione. Per guardare in alto, tuttavia, il problema è accrescere la stima di sé, che fa purtroppo difetto ai nostri concittadini.