Sinhue da Foggia, al secolo Sergio Luigi Imperio, è uno degli artisti foggiani più poliedrici (qui il suo sito), nonché un intellettuale, un operatore culturale a tutto tondo, che ce ne dovrebbero essere altri cento come lui.
Difficile definirlo una volta per tutte. Non solo pittore, ma anche scultore (e come lui stesso afferma “poeta anche se solo per accidente”), prolifico giornalista con un occhio sempre attento alla dimensione sociale della cultura. Tanto per dire, per alcuni anni ha svolto un corso di scrittura con alcuni detenuti alla casa circondariale di Foggia, pubblicando un giornale e realizzando un sito web.
Da qualche tempo, Imperio si dedica anche alla realizzazione di video, e ha fondato su You Tube un suo canale, che vi consiglio di guardare.
Nella maggior parte dei casi, Sinuhe utilizza il video come modo alternativo di presentare (e in un certo esplorare, facendosi egli stesso osservatore e fruitore) le sue stesse opere. In altri casi, si tratta di stimolanti pastiche tra musica, arte e provocazioni intellettuali, sempre molto sapide.
Pur conoscendone la verve, la fantasia e la capacità di spaziare nei più disparati territori dell’arte e della cultura, mi ha sorpreso scovare nel suo canale una bell’opera dedicata ai bombardamenti su Foggia.
Il video, scandito da un semplice ma coinvolgente accompagnamento sonoro, mostra e si svolge attorno ad un misterioso oggetto. Sinhue svela alla fine di che si tratta e quindi non lo anticipo, per non farvi perdere il gusto, limitandomi soltanto a dire che si tratta di una traccia tangibile della tragica estate del 1943. Le riprese dell’oggetto sono intercalate da citazioni letterarie che sostengono con efficacia la drammaticità del racconto. Da vedere e da gustare, come riuscito esperimento di accostarsi alla storia e al passato dal punto di vista dell’arte.
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