Resta sempre molto critico il rapporto tra Foggia e la raccolta differenziata dei rifiuti. La nuova gestione del servizio, che dopo il fallimento dell’Amica viene svolto dall’Amiu, non sembra aver invertito una tendenza che fino ad oggi è stata sempre negativa. È però opportuno tener presente che la responsabilità della raccolta differenziata è del Comune, che lo affidato alla municipalizzata barese. Ma forse qualcosa comincia a muoversi.
Lo si rileva dai dati sull’andamento della raccolta differenziata pubblicati dal sito regionale Rifiutiebonifica che si riferiscono all’arco temporale compreso tra febbraio e novembre 2013. La percentuale di differenziata sul totale dei rifiuti solidi urbani è appena il 5,1: molto bassa, ma significativamente superiore a quella della precedente gestione (quando Amica si avvaleva dell’azienda Dauniambiente) che negli anni 2011 e 2012 totalizzava una percentuale inferiore al 3%.
Nel complesso, nell’arco temporale preso in considerazione, i foggiani hanno prodotto 55.862 tonnellate di rifiuti di cui 52.934 tonnellate di rifiuti indifferenziati e soltanto 2.876 tonnellate di rifiuti differenziati e riciclabili. La media pro-capite mensile è di circa 36 chilogrammi di rifiuti.
Raffrontando il dato foggiano con quello regionale e con quello dell’Ato Fg/3, di cui fa parte il capoluogo, si ha l’esatta percezione di come occorra lavorare ancora molto strenuamente per migliorare l’organizzazione della raccolta differenziata.
A novembre 2013, la Puglia marcava una percentuale di differenziata del 28,29, con un autentico balzo in avanti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, quando la percentuale era del 22,56. Che il capoluogo dauno rappresenti un gigantesco buco nero per quanto riguarda la raccolta differenziata è confermato dal raffronto con il dato che riguarda i comuni che fanno parte dell’Ato (Alberona – Biccari – Carlantino – Casalnuovo Monterotaro – Casalvecchio di Puglia – Castelluccio dei Sauri – Castelluccio Valmaggiore – Castelnuovo della Daunia – Celenza Valfortore – Celle di San Vito – Faeto – Foggia – Lucera – Manfredonia – Mattinata – Monte Sant’Angelo – Motta Montecorvino – Orsara di Puglia – Pietramontecorvino – Rignano Garganico – Roseto Valfortore – San Giovanni Rotondo – San Marco la Catola – San Severo – Torremaggiore – Troia – Volturara Appula – Volturino – Zapponeta) che ad ottobre 2013 – ultimo dato omogeneo a disposizione – totalizzavano, compreso il capoluogo, una media del 21.87%.
Analizzando l’andamento del 2013, c’è tuttavia un dato che lascia ben sperare ed è quello relativo al mese di ottobre quando la raccolta differenziata ha registrato a Foggia un’autentica impennata, raggiungendo una percentuale del 18,1%. Difficile dire se si tratti di una bizzarria statistica o del risultato di una qualche iniziativa rivolta a migliorare l’efficienza organizzativa. Scrutando nelle pieghe del dato, si rileva infatti che il mese di ottobre è quello che ha fatto registrare durante l’anno la produzione complessiva più elevata di rifiuti (con una media pro capite di 44,69 chilogrammi). Mentre il dato relativo alla parte indifferenziata della raccolta è rimasto omogeneo rispetto al solito (circa 5.300 tonnellate/mese), è cresciuto esponenzialmente solo quello della differenziata, passato dalle 238 tonnellate di settembre alle 1.252 di ottobre (per tornare alla normalità a novembre, in cui si ferma a 220 tonnellate).
Per attivare in modo organico il servizio, il Comune ha indetto una gara d’appalto per l’acquisto dei mezzi necessari. L’aggiudicazione dovrebbe avere luogo nelle prossime settimane.
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Se si legge nel dettaglio la composizione merceologica, si capisce che gli imballaggi di cartone, soprattutto, e poi i RAEE probabilmente vengono scaricati non mensilmente, molto probabilmente quando si riempie il container. Lo sbalzo di cifre dipende dal fatto che non c'è una contabilità puntuale alla raccolta, ma solo al momento del conferimento.
Giuseppe Dimunno
La ringrazio per il commento puntuale ed illuminante