Emozioni condivise, la bella mostra di Festa Murè a San Leonardo di Lucera

Sono proprio emozioni condivise quelle che Pasqualino Festa Murè regala ai visitatori della sua mostra d’arte, che resterà aperta fino al 7 gennaio prossimo nella splendida cornice della chiesa di San Leonardo, a Lucera (dalle ore 16 alle 21, chiusura nei giorni di San Silvestro e Capodanno).

Emozioni condivise è il tema scelto per la rassegna, che ospita una vastissima selezione di opere dell’artista. A guardarle si ha l’impressione di tuffarsi letteralmente nella storia dell’arte, perché Murè nel corso della sua carriera, cominciata per hobby ma poi proseguita a livelli artistici sempre più alti, si è cimentato con successo con tutti i generi artistici: dai ritratti, ai paesaggi, alle nature morte, per approdare negli ultimi anni all’astrattismo, rappresentato anche attraverso il ricorso a innovative sperimentazioni materiche (come la pittura su polistirolo). 
Un hobby che è diventato via via una passione, e che fa oggi di Murè uno degli artisti emergenti più interessanti ed apprezzati. Le sue opere figurano oggi in tutta Italia, ha ricevuto premi importanti a Parigi, Venezia, Roma, Montecarlo e nel 2011 è stato designato Miglior Artista Italiano dell’anno, dall’Albo Nazionale Italiano Pittori, Scultori e Grafici.

Parmense di nascita, di origine campane, lucerino d’adozione, molto noto per la sua attività di sindacalista, Murè ha cominciato a dipingere quasi per gioco, quando a un Natale degli anni Ottanta la famiglia gli ha regalato tele e colori ad olio. Grazie alla sua innata abilità nel disegno, Pasqualino è stato però fin da subito assai di più di un copista che s’incamminava nel sentieri dell’arte figurativa. 
A cominciare dai ritratti, si coglie nelle sue opere un’efficacia espressiva di rara potenza. A vederli da lontano, si potrebbe scambiarli per fotografie, tanto il tratto è nitido. Ma vale la pena avvicinarsi, perché è sugli sguardi dei personaggi raffigurati sulla tela che bisogna soffermarsi, per scoprirvi una potenza espressiva, una capacità di coinvolgere e di emozionare, che è tipica degli artisti che dipingono prima di tutto perché hanno qualcosa da dire, e riescono a dirla.
Murè riesce così a far parlare la spiritualità di padre Pio, la dolcezza di papa Francesco, la fede di papa Ratzinger, la vitalità gioiosa di papa Wojtyła, il cuore aperto alla speranza di madre Teresa.
La curatrice della mostra lucerina, Alessandra Bondanese, sottolinea con enfasi la qualità del disegno di Murè, quella mano sicura e felicemente creativa che gli ha permesso di spaziare con successo dai paesaggi alle nature morte, anche queste ampiamente rappresentate nell’antologica in corso di svolgimento a San Leonardo, fino all’approdo all’astrattismo. 
È come se lo stesso Murè si fosse immerso nella storia dell’arte, percorrendone le diverse tappe, fino ad abbracciare quella corrente che la sconvolse nel XX secolo e che è appunto l’astrattismo come scomposizione del punto di vista convenzionale, rappresentazione delle forme secondo una visione dell’anima che tuttavia, nel caso di Pasqualino Festa, è la stessa anima in grado di riempire di significato lo sguardo dei personaggi ritratti, o le nature morte o i paesaggi, dedicati per lo più ai paesi meridionali.

Un artista che non smette di stupire, una mostra da visitare per il suo livello artistico ma anche per le sue finalità culturali. Pasqualino Festa Murè ha donato alcune opere che verranno sorteggiate tra quanti acquisteranno un biglietto posto in vendita all’ingresso della mostra. Il ricavato servirà a portare avanti i lavori di restauro della splendida chiesa di San Leonardo, danneggiata dal sisma del Molise e fermi da tempo.

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Author: Geppe Inserra

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