Roosevelt: “Foggia città chiave per i Tedeschi. La sua conquista un successo strategico”

La prima pagina dell’Arizona Republic di mercoledì 29 settembre 1943 è (come già detto nel post di ieri, in cui ho cercato di inquadrare storicamente l’evento) un documento preziosissimo, perché testimonia in modo inequivocabile l’importanza di Foggia e del suo sistema aeroportuale nello scacchiere della seconda guerra mondiale.
Alla conquista del capoluogo dauno, che era avvenuta due giorni prima ad opera delle truppe inglesi, viene dedicato il titolo d’apertura, a nove colonne. E non che quel giorno non ci fossero altri fatti bellici importanti di cui dar notizia. Il quotidiano di Phoenix li elenca in un riquadro subito sotto il titolo principale, che compendia i principali fatti  del giorno.
Vi si legge:
ITALIA – Gli Inglesi hanno conquistato il grande aeroporto di Foggia: gli Americani avanzano ancora lentamente verso Napoli.
RUSSIA – Centinaia di Tedeschi sono stati uccisi mentre tentavano di fuggire attraverso Dnieper.
PACIFICO – Sette navi giapponesi accerchiate, 60 aerei distrutti in un violento raid a Wewak.
GERMANIA – Hanover è stata nuovamente attaccata da un potente raid della RAF; incursioni più piccole hanno colpito Brunswick ed Emden.
La presa di Foggia merita da parte del giornale un’attenzione perfino maggiore rispetto a quando accade a Napoli, dove infuriano i combattimenti. Napoli è una città morta, titola il quotidiano, proprio sotto il titolo principale che suona così: “La caduta di Foggia minaccia Hitler”.

Un riquadro nel mezzo dell’articolo enfatizza ulteriormente l’importanza di quanto era accaduto due giorni prima. Si apprende che il Presidente Usa aveva dedicato all’evento una conferenza stampa. “Roosevelt esalta la vittoria di Foggia”, è il titolo.
Sottolineando il nuovo colpo inferto ai Nazisti, il Presidente Roosevelt – scrive il giornale – ha oggi descritto la caduta di Foggia come uno dei più importanti successi fino ad oggi ottenuti sotto il profilo strategico.
Il presidente ha detto durante la sua conferenza stampa, la prima dopo diverse settimane, che questa vittoria porta le forze aeree alleate più vicine alla Germania e consentirà una copertura aerea per tutte le operazioni che da oggi in poi saranno condotte in Italia e sulla costa adriatica, specialmente nell’Italia del Nord.
Il giornale aggiunge un particolare interessante, che lascia ipotizzare che Roosevelt si fosse battuto in prima persona per prendere Foggia.
Il Presidente ha detto – si legge ancora nel trafiletto – che non pensava di svelare un segreto militare quando affermava che il comando militare tedesco aveva disegnato dei cerchi attorno a diversi punti strategici in Europa, con Foggia al centro.
Prima di oggi, una parte consistente della Germania dormiva sonni tranquilli pensando di trovarsi al di fuori dell’area vulnerabile (agli attacchi aerei). Da oggi non è più così.
Ma veniamo al resoconto vero e proprio, firmato da Wes Gallagher, corrispondente di guerra che scrive dal quartiere generale alleato nel Nord Africa.
L’articolo è datato 28 settembre.
La grande base aerea italiana di Foggia e i suoi 13 campi satelliti, per lo più non danneggiati, sono stati catturati ieri.
Dopo aver riferito dell’andamento dell’insidiosa battaglia in corso a Napoli (la Quinta Armata Americana è avanzata da due a cinque miglia), Gallagher chiarisce le conseguenze della conquista di Foggia sugli equilibri e le prospettive della guerra aerea in Europa.
Da stanotte, i paesi satelliti di Hitler nel Balcani sono nel raggio d’azione della flotta aerea alleata che da Foggia può colpire da Monaco, il cuore del nazismo, a Vienna, città cardine della potenza aerea tedesca, fino alle capitali di Ungheria, Romania e Bulgaria.
L’articolo prosegue riferendo l’andamento della campagna Naples-Foggia, nota anche come Operazione Avalanche, che in quelle stesse settimane era stata intrapresa dall’esercito alleato, nel tentativo di colpire a tenaglia i tedeschi. Gli americani si muovono lungo la strada che da Napoli porta a Potenza e quindi a Bari.
Quindi il giornalista torna su Foggia, per chiarire il peso strategico di quella vittoria.
Secondo Gallagher, Foggia ha un valore uguale o perfino più grande di Napoli, a causa dei suoi aeroporti.
La rapida avanzata delle colonne mobili inglesi ha evitato che il nemici potessero danneggiare o distruggere gli aeroporti che, comunque, sono stati oggetto di incursioni dei bombardieri alleati. I campi avranno bisogno di alcune riparazioni per poter essere presto disponibili per le Fortezze Volanti, i Liberators  e i Marauders.
La caduta di Foggia rende gli Alleati più ottimisti anche rispetto alla battaglia in corso a Napoli. Scrive ancora Gallagher, riferendo tra virgolette la dichiarazione di un portavoce: “È ovvio che l’avanzata degli Alleati ad Est ha reso ancora più rischiosa la posizione dei Tedeschi nell’area di Napoli. L’avanzata dell’Ottava Armata (in Puglia) è stata resa possibile perché il nemico aveva collocato tutte le sue forze contro la Quinta Armata a nord di Salerno”.
La dichiarazione è la conferma implicita alla tesi che vuole che Salerno fu scelta, pur presentando notevoli difficoltà orografiche, proprio per cercare di prendere Napoli e Foggia.
Gli Inglesi sono entrati a Foggia alle 3 di eri pomeriggio, dopo aver inferto nella loro avanzata danni pesanti ai Tedeschi – prosegue Gallagher. Stando a quanto le fonti hanno concordemente riferito, i Tedeschi hanno opposto una debole resistenza. Foggia è la città più importante e strategica conquistata durante la campagna d’Italia. I suoi aeroporti si trovano a 580 miglia di distanza dai campi petroliferi di Ploesti in Romania, essenziali per l’approvvigionamento dell’esercito tedesco. Vienna è a 465 miglia e Monaco a 500. Il campo principale è il Gino Lisa di Foggia. I campi satelliti, di diverso tipo e dotazione, si estendono in un raggio di 23 miglia dalla città.
Foggia, una città di 85.000 abitanti, è un importante nodo ferroviario. È collegata a Napoli da una linea elettrificata. Una linea a doppio binario giunge fino a Bari e Brindisi ed una a binario singolo la congiunge a Potenza. Tutte queste città sono adesso in mano agli Alleati. 
Il possesso degli aeroporti di Foggia minaccia i Tedeschi soprattutto in Grecia, perché qui i nazisti dipendono per i loro approvvigionamenti  da una sola strada, che attraversa la valle di Vardar con numerosi ponti. Foggia dista sole 300 miglia: da qui gli Alleati potrebbe sferrare un attacco destinato a interrompere il collegamento.
Dal 27 settembre del 1943, giorno in cui Foggia viene conquistata, niente sarà più come prima nella guerra.

Per scaricare la copertina dell’Arizona Republic in alta risoluzione cliccare qui.

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Roosevelt: “Foggia città chiave per i Tedeschi. La sua conquista un successo strategico”

  1. La conferenza stampa di Roosevelt in cui venne esternata la piena soddisfazione del Presidente venne citata in molti quotidiani dell'epoca, per esempio dal Canberra Times del 30 settembre. Le testate dell'epoca riportavano con grande enfasi ogni passo della campagna verso Foggia, spesso con qualche pizzico di calcolata esagerazione o alcune imprecisioni. Nel testo riportato sull'Arizona Republic, infatti viene citato un orario sbagliato in riferimento all'ingresso degli Alleati a Foggia. L'ingresso si attuò, come i diari ufficiali dei reggimenti coinvolti riportano, (cito la fonte nel mio libro "Foggia dalle tenebre del '43 alla rinascita")alle ore 8:00. I vari corpi diretti verso Foggia, raggiunsero la città in varie ondate. I tredici aeroporti (di cui riporto la lista completa nel mio succitato libro), vennero vigilati subito dal personale militare, come scrive lo stesso Montgomery, il quale dispose che due divisioni neozelandesi garantissero la sicurezza dei campi d'aviazione conquistati.

    Tommaso Palermo, Foggi

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