L’appello a far valere le buone ragioni dell’aeroporto Lisa, superando le ragioni strillate e le contrapposizioni ideologiche e sforzandosi di produrre opinione pubblica, sta suscitando, nella casella postale del mio account Facebook, un dibattito quanto mai interessante e stimolante, di cui darò conto nei prossimi giorni, forse anche con la pubblicazione di un e-book.
Nello spazio riservato ai commenti del blog, interviene direttamente il presidente del Comitato Vola Gino Lisa, Marcello Sciagura, con una lettera molto pacata nei toni, ma assai densa di fatti e dati, che merita da parte di tutti un’attenta ponderazione.
Eccone il testo.
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Caro Geppe , come sai sono un attento lettore delle tue Lettere Meridiane.
Nell’ultima, tratti l’argomento della partecipazione e dell’impegno civile della collettività, nei riguardi di problematiche che toccano argomenti di fondamentale importanza per lo sviluppo del nostro territorio. In quest’ultima, dicevo, ho potuto notare, ma forse sbaglio, un tuo invito a non voler imporre le proprie ragioni, né urlando, né sbattendo i pugni sul tavolo ,ma operando ascolto e valutando le diverse opinioni dalle nostre.
Questa tua esortazione ha diritto ad una risposta, da parte mia come presidente del comitato Vola Gino Lisa, altrettanto pacata e serena.
Come ben sai, la gente di Capitanata ha da ormai troppo tempo imparato il tema della pazienza e della sopportazione, il più delle volte legato ad una rassegnazione e anche ad una forma di atavica tolleranza ai soprusi, usufruendo e adagiandosi ad un ricompensante ma non compensativo assistenzialismo. Questa situazione però sempre più frequentemente sta mutando, in alcuni casi, come già successo in passato e da te ben riferito, l’opinione pubblica diventa sempre più protagonista del suo futuro e non semplice osservatrice.
In questo momento si sta vivendo una voglia di ottenere quello che di diritto ci spetta. Perché di diritto?, ci domandano. Per tanti motivi. Iniziamo ad elencarli: primo tra tutti la vocazione turistica della nostra provincia con il Gargano, dove è presente il 60% dei posti letto di tutta la regione Puglia , il sub-appennino con i suoi paesaggi e le nostre attrattive eno-gastronomiche.
L’interesse per il nostro aeroporto va esteso ad una popolazione di oltre 1.200.000 abitanti, superiore a quella del territorio di Bari.
Le potenzialità che un’investimento infrastrutturale come il Gino Lisa potrebbero portare sul territorio come indotto, non vengono mai prese in considerazione.
Uno studio eseguito a livello europeo ha messo in evidenza che i 200 aeroporti europei che hanno tra i 200.000 e 1.000.000 passeggeri e che ogni anno chiudono con un passivo di circa 450 milioni determinano un attivo di PIL per i territori dove sono ubicati, di 16,15 miliardi di euro facendo comprendere come il passivo di gestione venga ampiamente compensato da un’aumento del ritorno economico per il territorio. Bene, se ora anche gli imprenditori turistici e gli industriali si accalorano per il Gino Lisa e altrettanti politici cambiano idea sull’utilità dello stesso per il territorio, perché dovremmo essere sempre noi a metterci tranquilli ed ascoltare delle motivazioni che non sono né in terra né in cielo, a proposito di volare. Ora tocca ad altri ascoltare perché la Capitanata vuole costruire il proprio futuro e non possono essere dei mal-convinti politici baresi a farci cambiare idea.
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