Il 25 dicembre del 1970 la Rai Radiotelevisione ospitò nel suo palinsesto un evento epocale. La prima rete trasmise, in prima serata, Il Clown di Federico Fellini, film che la stessa Rai aveva contribuito a produrre. Era una televisione pubblica che produceva cinema e cultura, e che – giustamente – mandava in onda nella fascia oraria di maggior audience i suoi film.
Ieri sera, nel ventesimo anniversario della morte del genio di Rimini, del regista più citato ed imitato della storia del cinema, RaiUno ha trasmesso in prima serata la terza puntata della fiction Una Grande Famiglia 2, RaiDue ha mandato in onda la sesta puntata del game show condotto da Nicola Savino, Un Minuto per Vincere, RaiTre un telefilm.
Delle reti pubbliche, quelle per le quali gli italiani pagano il canone, la sola a non dimenticare l’anniversario è stata, per fortuna, RaiMovie che ha dedicato tutta la programmazione al regista. Con tutto il rispetto per la rete Rai specializzata in cinema, è troppo poco, per una ricorrenza così importante, praticamente ignorata dalle reti storiche della televisione pubblica.
La Rai che promuove cultura è un ricordo di altri tempi. La Rai che dimentica Federico Fellini è semplicemente una vergogna. Ma molto in linea con quella televisione rozza, ignorante e volgare che il Maestro di Rimini immortalò nel suo indimenticabile Ginger e Fred.
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Ciao Geppe, condivido la tua lamentela. Fellini, visionario e delicato, ha lasciato una traccia spessa ed indelebile nella cinematografia mondiale, dirottare la sua memoria su canali che non sono di primo piano significa parcheggiarne il ricordo…purtroppo la Rai ha già dato pessima prova della propria filosofia di promozione culturale facendo chiudere diverse delle proprie orchestre storiche. Mamma Rai e i suoi vuoti di memoria: "demenza mediatica"…