Foggia nel 1943: la più importante base aerea tedesca

Grazie a bel canale youtube di ScenAperta (di grande interesse culturale, storico e teatrale, e di cui vi parlerò un’altra volta più diffusamente) ho potuto guardare un bel servizio di RaiTre sui bombardamenti di Foggia (qui il link per quanti volessero vederlo).
Il servizio è importante perché riconosce (un dato che sta tornando alla luce in tutta la sua evidenza proprio in occasione del – e grazie al – settantesimo anniversario dei bombardamenti) l’importanza strategica di Foggia nello scacchiere della Seconda guerra mondiale, e che fu la causa essenziale della tragedia che si abbatté sulla città.
Come racconta nel servizio televisivo lo storico Giovanni Massimello, “Foggia nell’estate del 1943 rappresentava la più importante base aeroportuale tedesca nel Sud Italia. Lì arrivavano e venivano smistati gli aerei tedesco che  poi avrebbero rinforzato tutte le varie basi operative. Inoltre era un nodo ferroviario molto importante, perché da lì passava la linea adriatica che era l’unica alternativa alla linea tirrenica per far affluire dal Nord i rifornimenti verso il Sud per cui l’obiettivo era assolutamente militare. Poi, nel caso specifico, la città è stata colpita molto pesantemente.”
Il servizio, mandato in onda da Rai Tre nell’ambito della Rubrica Correva l’Anno, affronta anche la mai risolta questione del numero esatto delle vittime.
Sostiene in proposito lo storico Marco Gioannini: “Si è parlato addirittura di 20.000 morti nel giro di tre,  quattro bombardamenti il che equivarrebbe a un terzo dell’intera popolazione cittadina, che ne farebbe in assoluto la città di tutto il mondo nel corso della seconda guerra mondiale che percentualmente avrebbe sofferto il maggior numero di vittime. In realtà probabilmente le vittime sono molto meno e la spiegazione va ricercata anche nella oggettiva difficoltà in tempo di guerra di fare il conteggio delle vittime.”
L’iniziativa di ScenAperta e il bellissimo canale youtube della compagnia teatrale foggiana guidata da Tonio Sereno sono un utile contributo alla conoscenza e al recupero di una pagina così importante della storia della Puglia e del Mezzogiorno.

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Author: Geppe Inserra

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