Quarantuno progetti (quaranta in Italia e uno all’estero, in Polonia), che impegneranno 132 giovani per dodici mesi. Sono queste le cifre che riguardano la provincia di Foggia del Bando 2013 del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, delle Regioni e Province autonome.
Un’opportunità formativa interessante, ma anche un’occasione per assicurarsi un reddito, seppur minimo.
Ai volontari selezionati verrà erogato infatti un assegno mensile di 433,80 euro per i progetti che si svolgono in Italia. Per quelli che si svolgono all’estero, all’assegno mensile viene aggiunta un’identità di 15 euro al giorno, per i giorni effettivi di impiego all’Estero del volontario, al quale vengono garantiti vitto e alloggio (l’Ente attuatore riceve, per questo, un contributo di 20 euro al giorno). Sono anche previste le spese di viaggio.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Possono presentare la domanda i giovani tra i 18 e 28 anni di età, che non abbiano già prestato servizio civile in precedenza, e che non abbiano in corso con l’ente attuatore del progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita.
Sull’annosa questione di come si calcoli il compimento dell’anno di età, il bando chiarisce che “per partecipare alla realizzazione dei progetti i candidati devono aver compiuto il diciottesimo e non
superato il ventottesimo (28 anni e 364 giorni) anno di età alla data di presentazione della domanda
(adeguamento alla recente giurisprudenza in materia del Consiglio di Stato, ed in particolare
alle sentenze n. 1284 e n. 1291 del 5 marzo 2010). Tutti gli altri requisiti previsti dal bando
devono essere posseduti alla scadenza dello stesso e, ad eccezione dell’età, mantenuti durante tutto
il periodo del servizio, a pena di decadenza.”
Non esistono requisiti particolari per partecipare alla selezione: basta essere cittadini italiani e non aver riportato condanne penali gravi. La domanda di partecipazione va indirizzata direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto, e deve pervenire allo stesso entro e non oltre le ore 14.00 del 4 novembre 2013. Non fa fede la data e l’ora di spedizione, ma quella dell’effettivo arrivo.
La domanda, firmata dal richiedente, deve essere redatta secondo il modello che può essere scaricato qui, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni. Più avanti, vedremo più approfonditamente come compilare la domanda che dev’essere, inoltre, accompagnata dalla fotocopia di un valido documento di identità personale e corredata dalla scheda contenente i dati relativi ai titoli. La scheda è disponibile assieme alla domanda, al link prima indicato. Quanti volessero candidarsi per un progetto promosso o coordinato dalla Provincia, trovano a questo indirizzo tutti i modelli, personalizzati.
È possibile presentare la domanda anche on line attraverso la Posta Elettronica Certificata (PEC) della cui casella dev’essere titolare l’interessato: in questo caso, tutta la documentazione richiesta va allegata in formato pdf.
Quanti non dispongono di una PEC o vogliono comunque affidarsi a mezzi più tradizionali possono presentare l’istanza tramite raccomandata A/R oppure a mano. Attenzione alla scadenza perché come già detto, non fa fede il timbro postale di spedizione ma quello d’arrivo.
Attenzione: è possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile. La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione.
Ad effettuare la selezione saranno gli enti attuatori che, dopo aver verificato il possesso dei requisiti (limiti di età, possesso della cittadinanza italiana, assenza di condanne penali; sottoscrizione della domanda da parte dell’interessato, presentazione entro i termini previsti, presenza del documento d’identità) convocheranno i candidati per un colloquio.
LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA
Il modello di domanda non presenta particolari complessità. In ogni caso, è importante porre particolare attenzione all’inserimento dei titoli posseduti, oltre quello di studio (si tratta dei titoli di specializzazione, professionali o di formazione di cui si è in possesso) nonché alla dichiarazione dei corsi e tirocini eventualmente frequentati e di altre conoscenze e professionalità, che lo schema di domanda chiarisce sono eventuali competenze tecniche, informatiche, scientifiche, sanitarie, ecc.
Un’altra sezione della domanda alla quale dev’essere prestata particolare attenzione è quella relativa alle motivazioni che hanno spinto il candidato a scegliere il progetto: gli aspetti motivazionali, assieme alla coerenza del progetto scelto con il proprio curriculum, i propri interessi, i propri studi e titoli possono essere elementi importante sia ai fini del colloquio, sia ai fini della valutazione dell’ente titolare del progetto.
Per la stessa ragione è importante compilare bene il proprio curriculum vitae che va accluso alla domanda di partecipazione assieme a copia dei titoli di cui il candidato è in possesso e a ogni altra documentazione utile alla valutazione. Per quanto riguarda la compilazione di un curriculum vitae efficace esistono in rete numerosi tutorial: cliccando qui è possibile reperirne uno particolarmente completo e dettagliato.
I PROGETTI DA SCEGLIERE
Veniamo adesso ai quarantuno progetti. È possibile vederli tutti collegandosi alla banca dati progetti del Servizio Civile Nazionale. Bisogna selezionare dal menù a tendina che si trova nella sezione Dati Progetto Puglia come Regione, attendere qualche attimo per dare modo al datasse di carica l’elenco delle Province e quindi selezionare dal menù Provincia Foggia. Chi volesse affinare la ricerca può inseriti ulteriori parametri, quali il settore del progetto, la città, oppure l’area. Quindi cliccare sul pulsate rettangolare Cerca.
Un’avvertenza preliminare, ed importante. Per quanto riguarda i progetti in cui figura quale ente presentatore la Provincia di Foggia è opportuno consultare direttamente il sito del Servizio Civile Provinciale (a questo indirizzo). Qui si trova per ciascun progetto la descrizione e lo schema di domanda, che non va presentato direttamente alla Provincia, che ha curato il coordinamento dei progetti, ma non sempre è l’ente attuatore (anzi lo è solo in un caso, il progetto estero). Lo stesso discorso vale per l’Unpli, l’Unione Nazionale delle Pro Loco.
La banca dati del Servizio Civile Nazionale non contiene particolari indicazioni e dettagli sui singoli progetti. Il bando nazionale prevede, all’art.2, che “le informazioni concernenti i criteri per la selezione dei volontari, i progetti utilmente collocati nelle graduatorie, le relative sedi di attuazione, i posti disponibili, le attività nelle quali i volontari saranno impiegati, gli eventuali particolari requisiti richiesti, i servizi offerti dagli enti, le condizioni di espletamento del servizio, nonché gli aspetti organizzativi e gestionali, dovranno essere pubblicati sulla HOME PAGE dei siti internet degli enti titolari del progetto.”
L’impressione è che – ad eccezione della Provincia, che però possiede un proprio specifico Servizio Civile accreditato anche a livello europeo, per quanto riguarda gli altri enti ci siano ancora un po’ di confusione. In ogni caso, sempre l’art.2 del bando prevede che “le predette informazioni potranno anche essere richieste direttamente agli enti che realizzano il progetto prescelto.”
Quindi in caso di dubbi o incertezze, è sempre meglio rivolgersi all’ente.
Chee suggerimenti dare per quanto riguarda la scelta del progetto cui candidarsi? Semplicemente due: puntare sui progetti più coerenti con le proprie attitudini e il proprio curriculum vitae e studiorum; puntare sui progetti che prevedono l’impiego del maggior numero di volontari.
Nella prossima puntata della guida, vedremo, una per una tutte, le opportunità che si aprono per i giovani della provincia di Foggia.
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