“We love Foggia”. Una dichiarazione d’amore che non ha precedenti quella ostentata addirittura come titolo della conferenza stampa monotematica con cui il presidente del governo regionale pugliese, Nichi Vendola, e diversi altri esponenti della giunta regionale hanno illustrato ai giornalisti i principali interventi a favore della Capitanata che Bari sta cantierizzando.
Abbiamo discusso in un altro post lo spessore politico del gesto del governatore, che ha probabilmente decretato la fine della polemica sul foggianesimo e nello stesso tempo fatto tornare serenità nei rapporti tra la Regione e i cittadini che abitano nella sua parte più settentrionale.
Di seguito, vediamo gli interventi annunciati dall’amministrazione regionale, durante l’incontro con i giornalisti, cui hanno preso parte, oltre al presidente Vendola, la vicepresidente e assessore all’Assetto del Territorio Angela Barbanente, gli assessori Leo di Gioia (Demanio) e Elena Gentile (Sanità), con i dirigenti di Autorità di Bacino (Ing. Antonio Di Santo), del Genio Civile e del settore Demanio e Patrimonio (Giovanni Vitofrancesco), oltre ai sindaci di Foggia, Gianni Mongelli e di Lesina, Pasquale Tucci.
Il dissesto di Marina di Lesina, gli interventi per l’Università di Foggia e per le periferie del capoluogo sono stati al centro della discussione.
MARINA DI LESINA
I problemi idrogeologici di Marina di Lesina sono noti: numerose case di abitazione sono costruite su un terreno a rischio per l’infiltrazione di acque salate che rendono gessosa la roccia sottostante, che potrebbe cedere e far crollare i fabbricati. 16 case sono state già sgomberate, ma sono centinaia quelle a rischio. “Con l’intervento che presentiamo oggi – ha spiegato di Gioia – operiamo una svolta epocale. Cessata la fase commissariale, i poteri sono tornati alla Regione che ha approvato delibere per gestire il problema. Affrontiamo e finanziamo gli interventi, in un’ottica complessiva: una barriera per operare una disconnessione idraulica, un diaframma contro l’infiltrazione delle acque e un intervento complessivo sul sistema lago-mare anche con la ricostruzione del canale. La Regione ha affidato al Genio civile di Foggia le schede progettuali, Genio che diventa soggetto attuatore. Abbiamo 16 milioni rivenienti dal Cipe. Monitoreremo così i fabbricati esistenti, con un fascicolo per ogni casa. L’alveo del canale sarà rifatto e sarà realizzata la barriera di protezione, risolvendo così il rischio che corrono 4.000 famiglie in un territorio fortemente antropizzato”. La vicepresidente Barbanente ha sottolineato che “l’iniziativa è importante perché sancisce una collaborazione tra comune e regione. Mi auguro che anche il Pirt che abbiamo in esame per Lesina possa migliorare la situazione, oltre al piano delle coste”. L’ing. Di Santo, dell’Autorità di Bacino, ha confermato che “si passa dalla fase di studio a quella delle opere”, cantierizzabili entro l’anno”. Il presidente Vendola ha aggiunto che “Gli interventi su Marina di Lesina hanno importanza nazionale. Lesina è importante almeno come Gallipoli e risolvere i suoi problemi significa tutelare vita e territorio come in tutta la Puglia. La sinergia tra Comune e Regione è poi garanzia di rispetto del cronoprogrammma”. “Speriamo – ha concluso di Gioia – di poter avviare un appalto unico per canale e barriera-diaframma”.
UNIVERSITÀ DI FOGGIA
“L’università – ha esordito il presidente Vendola – è il principale agente di sviluppo per ogni territorio. Disinvestire nell’università è un crimine. Noi invece abbiamo sostenuto il sistema universitario pugliese e continuiamo a farlo come per l’università di Foggia oggi”. Lo ha spiegato meglio l’assessore di Gioia: “Oggi la facoltà di Ingegneria esiste a Foggia con corsi distaccati e sedi decentrate del Politecnico di Bari. Con la delibera che abbiamo approvato da pochissimo in Giunta avviamo l’integrazione dei corsi tra Politecnico e Ateneo di Foggia, finanziando con 2,5 milioni di euro l’avvio del dipartimento interuniversitario di ingegneria. Perché il futuro è l’integrazione dei sistemi di ateneo, per valorizzare le diverse competenze. Penso alle eccellenze dell’ateneo di Foggia che vede Agraria e lo sviluppo di Medicina che potrebbero integrarsi con il neonato dipartimento intereateneo Bari-Foggia, per i rapporti con le aree industriali presenti sul territorio: Alenia, il polo motoristico e gli stabilimenti agroalimentari. Anticipiamo così quello che è stato programmato nel piano regionale della ricerca. Adesso aspettiamo la validazione da parte del Ministero dell’Università per far partire i punti organico, con l’assunzione di ricercatori che possano far partire l’offerta formativa. C’è già un bacino di mille studenti della vecchia sede decentrata. L’autosufficienza è dunque possibile ed è un altro tassello per lo sviluppo dell’ateneo di Foggia. Vendola ha accusato il “pregiudizio leghista” che c’è nei confronti dell’università di Foggia: “classificare gli atenei senza tener conto della loro giovane età è un giochetto sporco. Invece ci si accorge della loro crescita: ci rammarichiamo di dover intervenire noi come Regione invece che con i soldi di Roma, da dove arrivano solo tagli demenziali”. L’assessore Barbanente ha concluso affermando che “le università devono obbligatoriamente fare ricerca interdisciplinare, per far nascere innovazioni e sinergie”. Poi sono stati illustrate le donazioni e cessioni che nel corso degli anni la Regione ha compiuto nei confronti dell’università foggiana per lo sviluppo di sedi: la sede di Medicina nel Policlinico, le ex palestre e piscine Gil, la sede ex Iriip e dell’ex ospedale per le facoltà di Economia e Lettere.
BORGO CROCI E IL PIRP DI FOGGIA
Per la realizzazione del Pirp (piano riqualificazione periferie) di Foggia la Regione ha ceduto tre ettari del vecchio sistema dei tratturi. Sono stati regalati al Comune per la realizzazione di case popolari e la riqualificazione del quartiere di Borgo Croci. Il Pirp di Borgo Croci è a sua volta finanziato con fondi regionali per 4 milioni di euro. “Abbiamo sdemanializzato aree – ha spiegato di Gioia – e ringraziamo l’ing. Vitofrancesco per l’attività, in modo da far respirare una periferia come quella di Borgo Croci, che necessitava di interventi”. Il sindaco di Foggia, Mongelli, ha ringraziato la Regione per l’attenzione dimostrata. “Oggi – ha concluso Vendola – per Foggia abbiamo presentato un intervento che può essere definito di ortopedia per una città che a volte è claudicante, come per il caso di Borgo Croci, e un intervento di cardiochirurgia come per il caso dell’Università. Perché l’intervento su cultura e ricerca è un intervento al cuore della città. Le città che non curano cultura e formazione rischiano invece l’infarto. ‘We love Foggia’ è un atto di amore verso questa città”.
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Copio/incollo un mio commento che pubblicai il 20 feb. 2013 sulla pagina Facebook di Nichi Vendola: "Noi foggiani, noi DAUNI, non ti perdoneremo per tutto il male che c'hai fatto con il tuo Minervini e la tua AdP (Aeroporti di Puglia). Noi senza di te VOLEREMO! Ci stai anche avvelenando e rovinando il nostro Turismo e la nostra Agricoltura con la tua recentissima autorizzazione al progetto "Masseria Montarozzo" della Vega Oil spa (trivellazioni e probabilmente esplosioni nel sottosuolo su un'area in gran parte protetta (SIC) di 154,6 Kmq per ricerca gas e petrolio… giusta Deliberazione della Giunta Regionale n. 2851 del 20 dicembre 2012. Praticamente quando tutti erano distratti dal Santo Natale. Alla faccia dell'ambientalista!); del cosiddetto "Baffo" ferroviario per bypassare FOGGIA e permettere ai baresi di arrivare una manciata di minuti prima a Napoli; per aver consentito di far accerchiare la Daunia da Inceneritori ed altri Eco-Mostri. Caro Governatore, sei chiacchiera e distintivo!!! "Foggianesimo" ce lo vai a dire a tua sorella…" . Bene, anche con questo vendoliano ritorno di fiamma per i dauni, non cambierei una sola parola. Anzi!!!
Non v'è dubbio che che "We love Foggia" è un atto a favore del nostro territorio ma che, a parer mio, ha sapor di elezioni, propaganda per gli anni successivi. Un dato è certo: l'azione incisiva dei nostri rappresentanti alla Regione Puglia è tangibile tant'è che in tanti anni di assenteismo pare che ci stiano ubriacando di felicità. Sono positivamente entusiasta giacchè, seppur in ritardo, Vendola abbia preso atto di un territorio a lui caro che gli ha portato un bacino di voti, essenziali per la sua seconda elezione in Via Capruzzi. Certo, non posso dimenticare il suo "foggianesimo", giustificato da un nostro modo di essere, ma mutar pensiero, o meglio azioni, è nell'essere umano e Nichi è umano. Spero che questa sua azione di miglioramento della Capitanata, perchè siamo in Capitanata, Daunia compresa, sia il "La" per ottenere più servizi e risorse, anche se ci andrei con le pinze giacchè il lupo perde il pelo ma non il vizio. La strada imboccata è quella giusta, specie da alcuni nostri nostri consiglieri che non sono succubi da politiche filo-baresi: solo alcuni poichè dobbiamo ricordare che ve ne sono altri che hanno la natalità foggiana con "passaporto" barese. Osserviamo con oculata attenzione senza, però, farci sfuggire le sfaccettature di programmi e progetti in atto per il nostro territorio: il tutto mentre si compiono le attese messe in campo di promesse appena iniziate.
Nico Baratta:
Non v'è dubbio che che "We love Foggia" è un atto a favore del nostro territorio ma che, a parer mio, ha sapor di elezioni, propaganda per gli anni successivi. Un dato è certo: l'azione incisiva dei nostri rappresentanti alla Regione Puglia è tangibile tant'è che in tanti anni di assenteismo pare che ci stiano ubriacando di felicità. Sono positivamente entusiasta giacchè, seppur in ritardo, Vendola abbia preso atto di un territorio a lui caro che gli ha portato un bacino di voti, essenziali per la sua seconda elezione in Via Capruzzi. Certo, non posso dimenticare il suo "foggianesimo", giustificato da un nostro modo di essere, ma mutar pensiero, o meglio azioni, è nell'essere umano e Nichi è umano. Spero che questa sua azione di miglioramento della Capitanata, perchè siamo in Capitanata, Daunia compresa, sia il "La" per ottenere più servizi e risorse, anche se ci andrei con le pinze giacchè il lupo perde il pelo ma non il vizio. La strada imboccata è quella giusta, specie da alcuni nostri nostri consiglieri che non sono succubi da politiche filo-baresi: solo alcuni poichè dobbiamo ricordare che ve ne sono altri che hanno la natalità foggiana con "passaporto" barese. Osserviamo con oculata attenzione senza, però, farci sfuggire le sfaccettature di programmi e progetti in atto per il nostro territorio: il tutto mentre si compiono le attese messe in campo di promesse appena iniziate.
Siamo al ridicolo, facciamo passare provvedimenti ordinari e di buon senso, per interventi straordinari e strategici. Voglio un report trasparente, in grado di far comprendere a tutti ome sono stati e dove i soldi dei pugliesi, begli ultimi 20 anni. Angelo Riccardi