Se non ci fosse da turarsi il naso (esercizio che notoriamente inibisce l’esplosione di fragorose risate) ci sarebbe veramente di che ridere sulla vicenda della puzza pestilenziale che da qualche sera ammorba l’aria foggiana.
Le istituzioni preposte brancolano nel buio, anzi nell’effluvio. La politica tace, evidentemente avvezza a turarsi il naso. Con la sola lodevole eccezione del Movimento Cinque Stelle, cui si deve l’avvio della raccolta di firme che ha se non altro smosso dal torpore l’Arpa (l’agenzia regionale che si occupa della protezione ambientale) e l’Asl, e di qualche sparuto amministratore, come il sindaco Mongelli, il consigliere regionale Giannicola De Leonardis e il consigliere comunale e presidente dell’Associazione Qualità della Vita, Luigi Miranda.
Quel fa sorridere è l’ingenuità di certi titoli reboanti che annunciano – come se si trattasse di una caccia all’evaso o al serial killer di turno – che “la puzza ha le ore contate”, perché “c’è stata una svolta nelle indagini” anzi – sentite sentite – un autentico blitz dell’Arpa.
Intanto sul social network esplode la polemica. Si procede – è il caso di dirlo – a naso. Effettivamente i giallo esiste, ma l’aspetto più sconcertante della vicenda è che non si tratta certamente di un fenomeno nuovo. È un inconveniente che va avanti ormai da anni, senza che si sia mai riusciti ad invidiare chi è responsabile dell’emissione nell’atmosfera di tale effluvio.
Tra i principali indiziati c’era un’azienda di Lucera che produce concimi chimici, e che è stata al centro anche di un’intricata vicenda giudiziaria. Ma non è mai stata effettivamente accertata la responsabilità di quest’azienda.
Anzi, questa ipotesi sembrerebbe ormai doversi escludere, tant’è che Asl ed Arpa stanno rivolgendo altrove le loro attenzioni. Tra l’altro, come scrive il sito Lucerabynight, concedendosi anche qualche tocco di ironia, pare che il fenomeno (che in passato coinvolgeva soprattutto Lucera e solo parzialmente Foggia) questa volta riguardi esclusivamente il capoluogo dauno.
Resta lo scacco inferto agli organismi che dovrebbero vigilare e prevenire, dall’ignoto responsabile dei miasmi che ammorbano l’aria a Foggia. Un’altra poco edificante vicenda.
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Visto che esperti di tutte le razze,non ne sono venuti a capo,per sapere la provenienza della puzza, avrei un idea: Ci sono cani da valanga, cani da droga, cani poliziotti, cani da caccia. Ingaggiamo qualche cane da puzza e vediamo dove ci porta. Fosse la volta buona!…