Di Gioia-Mundi: la “strana coppia” fa discutere

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Fa discutere, la “strana coppia” composta da Leonardo Di Gioia e da Ciro Mundi e inventata dal governatore regionale pugliese, Nichi Vendola. Tanto per dire quanto sia pesante la mossa di Vendola, i due sono stati tra i candidati foggiani più suffragati rispettivamente nel centrodestra (Pdl) e nel centrosinistra (Ds).
Vendola ha chiamato Di Gioia (che nel frattempo aveva lasciato il centrodestra per approdare nella formazione di Monti) a far parte della sua squadra di governo qualche mese fa, affidandogli l’assessorato chiave al bilancio. Qualche giorno fa, il governatore ha invece recuperato all’area di centrosinistra l’altro pezzo da novanta, Ciro Mundi, che aveva lasciato la politica attiva all’indomani della sua uscita dalla giunta di Ciliberti, in cui era stato vicesindaco, con la nevralgica delega all’urbanistica (in questa veste ha avviato la redazione del nuovo Pug). Il primario del reparto di neurologia dei Riuniti di Foggia è stato designato quale commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
Due gesti a sorpresa, a distanza di pochi mesi l’uno dell’altro, che sembrano destinati a scompaginare non poco gli equilibri politici provinciali.

Commentando il post in cui avevamo parlato della “strana coppia”, Davide Leccese ha scritto delle riflessioni parecchio profonde ed interessanti: “Forse questo è il primo post con una qualche attinenza non furba e neanche nella logica dei nomi buttati avanti con l’intenzione sottintesa – ma palese per gli esperti – di bruciarli.
Ciro Mundi e Leo Di Gioia, nelle diverse epoche e nelle più che diverse strategie politiche, confermano che sono (o sembrano) saltate le paratie dei classici schieramenti: sinistra tradizionale e destra altrettanto tradizionale. Non so se l’accomunare i due nomi voglia indicare una profezia, una aspettativa o un annuncio anticipato di accordi già conclusi. Sono diffidente ma insieme curioso. Staremo a vedere come andrà a finire se è vero – come e vero – per dirla alla Di Pietro, che gli schieramenti tradizionali avranno pure perso lo smalto ma non le astuzie antiche per difendersi o attaccare.”

Le scelte del governatore Vendola suscitano anche perplessità, come quelle espresse da un lettore che si firma Domenico: “Quelle di Vendola mi sembrano tanto iniziative pre-elettorali.Questo improvviso amore per la capitanata puzza un po’ troppo. Deve aver capito che la provincia di Foggia è troppo importante come serbatoio di voti.”
Decisamente critico, invece, il giudizio di Franco Cuttano, militante del M5S di Foggia, che commenta le scelte illustrato da Vendola nella conferenza stampa “We love Foggia”, in cui il governatore ha annunciato una serie di misure a favore della Puglia settentrionale. Cuttano se la prende con il presidente della giunta regionale per il silenzio sulla questione dell’aeroporto Gino Lisa e per altre scelte nel settore ambientale: “Copio/incollo un mio commento che pubblicai il 20 febbraio 2013 – scrive Cuttano – sulla pagina Facebook di Nichi Vendola: “Noi foggiani, noi dauni, non ti perdoneremo per tutto il male che c’hai fatto con il tuo Minervini e la tua AdP (Aeroporti di Puglia). Noi senza di te voleremo! Ci stai anche avvelenando e rovinando il nostro Turismo e la nostra Agricoltura con la tua recentissima autorizzazione al progetto “Masseria Montarozzo” della Vega Oil spa (trivellazioni e probabilmente esplosioni nel sottosuolo su un’area in gran parte protetta (SIC) di 154,6 Kmq per ricerca gas e petrolio… giusta Deliberazione della Giunta Regionale n. 2851 del 20 dicembre 2012. Praticamente quando tutti erano distratti dal Santo Natale. Alla faccia dell’ambientalista!); del cosiddetto “Baffo” ferroviario per bypassare foggia e permettere ai baresi di arrivare una manciata di minuti prima a Napoli; per aver consentito di far accerchiare la Daunia da Inceneritori ed altri Eco-Mostri. Caro Governatore, sei chiacchiera e distintivo!”
Fin qui il copia e incolla di Cuttano, che conclude esprimendo il su scetticismo sul ritrovato amore die Vendola per la Capitanata: “Bene, anche con questo vendoliano ritorno di fiamma per i dauni, non cambierei una sola parola. Anzi!!!”

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Author: Geppe Inserra

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