Il sindaco di Bari Michele Emiliano giustamente gioisce per l’inaugurazione del passante ferroviaria che mette in connessione diretta l’aeroporto di Bari con la stazione ferroviaria del capoluogo e la linea adriatica: “L’emozione che provo è grande. Si è trattato infatti di un’opera sfibrante che sin dal 2004 ha impegnato in maniera quotidiana le strutture comunali.”
Nove anni (di cui quattro spesi per il cantiere, e cinque per l’iter burocratico) sono quasi un record per un’opera così imponente, costata 90 milioni. Il progetto è geniale: non si tratta infatti del servizio navetta sperimentato in altre metropoli italiane come Milano e Roma, ma di una bretella, che mette direttamente in connessione l’aeroporto con l’intera rete ferroviaria.
Come ha spiegato l’assessore regionale alla mobilità, Guglielmo Minervini, “un po’ tutta la regione potrà essere collegata con l’aeroporto attraverso la stazione di Bari: anche da nord si potrà arrivare direttamente in aeroporto senza transitare da Bari. Da Barletta e in prospettiva da Foggia e perché no anche dal Gargano”.
Bari ha coraggiosamente affidato il suo futuro a politiche intelligenti in un settore, come quello dei trasporti e della mobilità, che sta diventando sempre più importante per il futuro.
Lo stesso ha fatto Foggia, e ci mancherebbe altro, visto che naturalmente – per vocazione e per geografia – il capoluogo dauno e il suo Tavoliere sono un crocevia del mondo. La città e la sua area vasta hanno puntato senza esitazioni molta parte dei finanziamenti comunitari sul progetto strategico del treno tram: un’originale integrazione tra rete ferroviaria e rete tramviaria, che consentirà un’integrazione rapida ed efficiente tra Foggia, Lucera e il suo hinterland e Manfredonia. Quanto alla rete ferroviaria, il progetto punta a quella già esistente, con alcuni significativi miglioramenti infrastrutturali, come la realizzazione di nuovo terminal intermodale vicino all’attuazione Stazione, che consentirà di rendere rapido ed efficiente l’interscambio con tutte le modalità di trasporto. La rete tramviaria dovrà essere realizzata ex novo, e migliorerà sensibilmente anche la mobilità interna, integrando gli attuali mezzi su gomma con quelli su rotaia.
Tutto bello, ma il progetto del treno tram esclude l’aeroporto Lisa: forse i progettisti non hanno creduto fino in fondo alle potenzialità dell’aeroporto, ed è un peccato visto che tra i diversi finanziamenti comunitari previsti all’interno di Capitanata 2020 ha un posto di rilievo il progetto di allungamento della pista, che dopo l’approvazione del Piano dei Rischi da parte del consiglio comunale sta finalmente per entrare nella sua fase esecutiva.
Considerato che le opere fino ad oggi appaltate oppure in fase di progettazione esecutiva sono esclusivamente quelle che riguardano le tratte e le strutture ferroviarie già esistenti sarebbe forse il caso di ripensarci, ed imparare dai baresi. Un progetto nevralgico di integrazione dei diversi nodi del sistema trasporti non può escludere l’aeroporto Gino Lisa.
[Per saperne di più sul progetto del treno tram, accedere a questo forum che offre una notevole quantità di informazioni: http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/FOGGIA-Progetti-ferrotranviari-di-quot-Capitanata-2020-quot-/D8395120.html]
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