Cosa accadrebbe se in un futuro più o meno prossimo, gli essere umani “normali” dovessero vivere fianco a fianco con esseri altrettanto umani, però nati in provetta? La risposta all’interrogativo giungerà dal cortometraggio Encounter, scritto dal filmaker di origine foggiana Fabrizio Rinaldi, che del film sarà anche il regista, se (come speriamo) verranno reperiti i soldi necessari alla produzione.
Encounter racconta di un incontro che avviene in un vecchio locale, di notte, durante una violenta tempesta. La storia è ambientata un futuro non molto lontano in cui le persone convivono con i tipo1, esseri umani prodotti tramite ectogenesi e modifiche al DNA. Sono umani, e forse perfino qualcosa di più, ma sono discriminati come androidi e costretti a nascondersi dopo essere stati dichiarati illegali.
Come nella migliore tradizione del genere, la fantascienza anticipa questioni morali profonde: in questo prossimo futuro, chiunque può essere un tipo1, e potrebbero essercene anche nel locale, nella notte raccontata da Rinaldi.
Il regista è affiancato da una troupe di professionisti che hanno un solo obiettivo: realizzare un film di grande qualità, che racconti una storia solida e appassionante, senza scendere a compromessi, e che si avvalga di interpreti all’altezza del ruolo, professionisti.
Fabrizio, che vie a Bologna, è uno dei più promettenti giovani autori foggiani. Ha lavorato come supervisore agli effetti visivi nell’ultimo film di Alessandro Piva. L’ultimo video che ha scritto e diretto, un mockumentary, ha vinto il primo premio nel concorso Next Step: Bologna.
Per girare il cortometraggio sono necessari 12.000 euro, per trovare i quali Rinaldi si affida a Indiegogo, una piattaforma di crowdfunding dedicata al cinema indipendente e di qualità.
Il crowd funding, termine che letteralmente significa “finanziamento dal basso”, si sta sviluppando in modo particolare per i progetti creativi indipendenti. Mancano 21 giorni alla conclusione della raccolta di fondi: dei 12.000 euro necessari sono stati raccolti poco meno di duemila. La strada da percorrere è ancora lunga, il progetto è interessante. Chi contribuisce riceve un perk, cioè un premio, che va dal semplice grazie, fino alla possibilità di vedere il film on line, ricevere il dvd, apparire in fotografia nel cortometraggio, comparire nei titoli di coda, diventare produttore associato. Ce n’è insomma per tutte le tasche e per tutti i gusti.
Il progetto è assolutamente no-profit: i soldi raccolti serviranno a pagare il lavoro professionale di chi con entusiasmo ha deciso di prendere parte a questa avventura e i costi per le attrezzature e la logistica necessarie.
Per contribuire al progetto o semplicemente per saperne di più (e condividerlo con amici e conoscenti) cliccare qui.
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