Cosa sono, a che si riferiscono i due numeri mostrati nelle due foto, che campeggiano sul muro laterale di Palazzo Dogana, che si estende lungo corso Garibaldi? È una curiosità che mi insegue da un po’ di tempo e rispetto alla quale non ho ancora trovato risposta, pur avendo posto la domanda a diversi amici che si occupano di toponomastica e di storia locale.
La sola cosa che sono riuscito, più o meno ad appurare, è che i due numeri – uno ubicato all’angolo sinistro della facciata, tra piazza XX settembre e corso Garibaldi, l’altro all’angolo tra via Schiraldi e il corso Garibaldi – sarebbero venuti alla luce durante l’ultimo restauro dei muri esterni del Palazzo, dopo che erano stati probabilmente coperti da uno strato di intonaco. Ma anche questa circostanza non è verificabile.
Sicuramente non si tratta di numeri civici, sia perché la numerazione è troppo alta (sono entrambi a tre cifre, superiori a 200) sia perché non sono ubicati all’altezza dei portoni laterali. Proprio perché si tratta di numeri elevati, dovevano essere elementi di una numerazione che abbracciava l’intero centro abitato. Ma a che scopo? Possono quei numeri avere a che fare con la guerra o con l’occupazione militare alleata? E se sì, a che servivano?
Giriamo l’interrogativo ai nostri lettori. Non si tratta di un concorso a premi, ma di uno stimolo per recuperare un pezzo seppure modesto della storia cittadina, per risolvere un piccolo giallo. Chi ha la risposta, o anche un semplice indizio, si faccia avanti.
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Sono numeri civici che non corrispondono più ad aperture sulla strada ma fanno comunque parte della numerazione civica; si veda il caso dei numeri entro l'arco di Porta Arpana.