Ci sono silenzi più significativi di mille parole. Come quello di Andrea Casto, personaggio storico della mobilitazione cittadina a difesa dell’aeroporto, presidente dell’associazione Mondo Gino Lisa. Un silenzio intriso di sdegno, il suo, quando preferisce non commentare la notizia che dal 22 aprile tornerà in funzione il servizio navetta tra l’Aeroporto di Bari e le località di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Vieste, Peschici Calenella e Rodi Garganico. Lo ha deciso la Giunta Regionale: la navetta costerà oltre 300.000 euro, danaro pubblico che avrebbe potuto essere risparmiato se fossero stati realizzati i lavori di riqualificazione dell’aeroporto di Foggia. E si sarebbe, oltretutto, offerto un servizio migliore ai turisti, qualora avessero potuto atterrare a Foggia.
Inutile girarci attorno: quella navetta è una sconfitta per la classe dirigente foggiana.
Casto non commenta, ma affida alla bacheca del combattivo gruppo Basta chiacchiere: aeroporto! l’esternazione delle ragioni che lo spingono ad ostentare noncuranza verso la notizia: “Mi sono scocciato di dedicare la mia attenzione a: a) chi capisca poco di trasporto aereo, turismo ed accessibilità dell’offerta; b) di chi vuole un aeroporto in Provincia di Foggia ma si accontenta di queste pseudo-seduzioni (già ampiamente fallimentari – vedi lo scorso anno); c) chi si ostina a dare la colpa a Bari quando ultimamente è evidente di come ci sia colpa (anche o soprattutto? scegliete voi…) a Foggia; d) di chi cincischia e perda tempo senza capire che Foggia sta fallendo con il benestare di tutti.”
Ha tutte le ragioni di stare incazzato, il buon Casto perché se fosse stata rispettata la road map, l’allungamento della pista dell’aeroporto Lisa sarebbe a quest’ora cosa fatta o quasi e non si dovrebbe ricorrere per un altr’anno ancora ad un servizio che è poco di più di un pannicello caldo e che anzi corre il rischio di far crescere la disaffezione dei turisti verso le mete garganiche.
Andrea Casto ha ragione anche quando sottolinea che la presunta antipatia dei baresi verso l’aeroporto Lisa non può più essere chiamata in causa per giustificare ritardi che riguardano soltanto la burocrazia, la tecnostruttura e la classe dirigente di Foggia, che sull’aeroporto sta perdendo la faccia.
Il gruppo Basta chiacchiere: aeroporto! svolge una straordinaria funzione di impegno civile perché non si limita a raccogliere malumori, sfoghi e proteste dei sostenitori dell’aeroporto che vedono puntualmente frustrate i loro desideri. Conduce una quotidiana azione di monitoraggio che seguendo passo passo il tormentato iter per l’inizio dei lavori, mette a nudo lungaggini e responsabilità.
Nella bacheca del gruppo, Maurizio Antonio Gargiulo pubblica una risposta datagli dal sito Urbanistica Foggia, dalla quale si apprende che la commissione incaricata del rilascio della VIA (valutazione di impatto ambientale) “si è aggiornata a fine aprile quando Aeroporti di Puglia stima di poter definire alcuni elementi su cui la Soprintendenza ha chiesto chiarimenti.” Avete letto bene: per mettersi d’accordo tra Sovrintendenza, Aeroporti di Puglia e commissione VIA si perderanno altre settimane. Sempre che non sorgano nuovi intoppi. Antonio Mancini, dal canto suo, lamenta che il mese annunciato per il ricalcolo antropico dell’esistente è trascorso, senza che ancora Nulla si sia mosso. Tra un chiarimento e l’altro, tra un ostacolo e l’altro stanno passando i mesi, se non gli anni.
Intanto la battagliera associazione sta studiando la possibilità di promuovere per venerdì 26 aprile un evento che, come si legge nell’invito su facebook, “ha il solo scopo di verificare la possibilità di far convergere, verso una data utile, tutte le forze sane della Capitanata per manifestare a Foggia, davanti a Palazzo di Città, la propria legittima voglia di vedere nuovamente operativo lo scalo di Foggia ed in particolare di essere da stimolo per l’approvazione definitiva del Piano di Rischio da parte del Consiglio Comunale di Foggia, reo, ad oggi, di non aver ancora concluso questo procedimento amministrativo, “condicio sine qua non” per l’allungamento della pista. Allungamento che costituisce, ricordiamolo, necessariamente l’elemento futuro per la forza dello scalo foggiano.”
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