Verrà presentato a Troia, lunedì 11 marzo prossimo, il nuovo libro di don Tonino Intiso “La nostra vita: la storia di Dio”. La scelta della cittadina del rosone come tappa d’inizio del tour di presentazioni del volume non è casuale, perché all’ombra del duomo romanico è nato don Tonino, 75 anni or sono.
La manifestazione si svolgerà alle ore 18.30 nel Cine Teatro “Pidocchietto”. L’evento è organizzato dal Centro culturale “San Filippo Neri” di Foggia, con il patrocinio del Comune di Troia. All’incontro interverranno l’autore, il sindaco di Troia, Edoardo Beccia, e compagni di viaggio del sacerdote, che hanno condiviso con lui tratti più o meno lunghi del suo cammino. Alla sua cittadina natale, don Tonino dedica alcune belle pagine: i temi che ha scritto, quando frequentava il Liceo Classico a Lucera, sulle tante bellezze della città dauna.
Il libro raccoglie e racconta – anche attraverso un ricco corredo fotografico – le diverse tappe della vita di don Tonino, che nacque a Troia nel 1937, terzo di sei figli, dal papà Michele e dalla mamma, Bianca Lombardi. Filo rosso delle diverse stagioni raccontate nel volume sono le diverse famiglie cui il sacerdote ha appartenuto ed appartiene: da quella di origine, a quella della parrocchia Mediatrice, a Troia, dove fu battezzato. Quindi quella scolastica, quella comboniana, quella militare, quella presbiteriale composta dai confratelli sacerdoti e quella gerarchica dei Vescovi e dei Papi.
Tante famiglie, ma quella con la quale don Tonino ha convissuto più a lungo ed è stato più profondamente e indissolubilmente legato è la Famiglia dei Poveri, degli ultimi, che hanno costantemente incrociato la sua strada.
“La nostra vita: la storia di Dio” racconta dei tantissimi poveri che hanno accompagnato il viaggio di don Tonino perché, come scrive nel libro, “Cristo ci evangelizza in essi e con essi”. È la stesso autore a ricordarli: “nella vita comboniana, la “negritudine” e i lebbrosi; come direttore della Caritas, gli zingari, gli extracomunitari e tutti i poveri di casa nostra; come detenuto (quando si trovò ingiustamente dietro la sbarre di Rebibbia, coinvolto in una vicenda giudiziaria dalla quale è stato poi prosciolto, n.d.r.), i carcerati; come Cappellano dell’ex ospedale psichiatrico, i pazzi; come direttore della pastorale della sanità, i malati; come parroco di San Salvatore e promotore della scuola “La Casetta” e Shalom, i bambini.”
Il libro è molto ricco di riflessioni, preghiere, testimonianze accomunate dall’idea forte che sta all’origine del titolo: nel nostro percorso terrestre non camminiamo da soli; attraverso ogni avvenimento, attraverso ogni sconfitta, ogni vittoria, il Signore ci interpella, ci chiede qualcosa.
“Nel tempo del nostro pellegrinaggio su questa terra, i rischi sono all’ordine dei giorno nell’attraversare il deserto – scrive don Tonino Intiso -, pur seguendo colui che non ci fa mancare la manna, ed allora non ci resta che affidare a Lui le motivazioni profonde nel fare memoria delle sue opere, nella nostra storia personale e in quella di tutti gli uomini, attraverso il curriculum vitae, superando ogni dubbio o perplessità. Io ci credo e quindi credo che la mia vita è stata un dono della sua Volontà d’Amore, vuol dire che non posso non cercare il mio posto per rendere storia il suo progetto.”
Il libro racconta i momenti salienti di questo progetto di Dio divenuto storia, e che molto spesso hanno intrecciato il loro corso con la storia della città di Foggia. Molto spazio è dedicato, nel volume, ad eventi che hanno scritto pagine di grande solidarietà nella vita civile foggiana: dalla Giornata Internazionale degli Ammalati di Lebbra, alla raccolta fondi per la Radioterapia, dall’Opera Nomadi al Giubileo dei 2000, sono tanti i momenti forti di cultura e di carità che hanno visto protagonista il sacerdote, attualmente parroco di San Filippo Neri.
“La nostra vita: la storia di Dio” è, in questo senso, una lettura per la memoria, ma anche per l’anima: un invito a ricordare momenti belli e significativi della storia migliore dal capoluogo dauno, ma anche a guardare con maggior speranza e fiducia al futuro che potrà essere migliore se – come ama dire don Tonino – “Foggia saprà osare più solidarietà”.
Don Tonino è alla sua seconda fatica letteraria. Tre anni fa ha pubblicato, “Al Carmelo di Rebibbia”, diario dei giorni trascorsi nel carcere romano, tra riflessioni e preghiere.
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