La città Gargano di Teresa Maria Rauzino

 Certe volte anche attraverso una semplice presentazione di diapositive si può raccontare una storia, sostenere una tesi, produrre emozioni.

Ci riesce bene Teresa Maria Rauzino, saggista, scrittrice, intellettuale profondamente radicata in una terra ricca di suggestione e di cultura com’è il Gargano.
Utilizzando gli essenziali ma efficaci strumenti messi a disposizione da TripAdvisor per la pubblicazione di slide, Teresa ha messo assieme un piccolo suggestivo film “Alla scoperta della Città Gargano”. Ve ne suggerisco caldamente la visione, cliccando qui.
Le immagini non sono mai banali, né oleografiche, come troppo spesso accade quando si mette in vetrina il Gargano. Staccandosi dagli stereotipi, Teresa racconta e mostra un Gargano inconsueto, spesso inedito, ne svela le radici e il passato remoto, mette a nudo i tratti di una civiltà antica che ha contribuito a scolpire l’identità della comunità.

E poi sostiene  una tesi, intrigante: l’idea di un Gargano città non tanto quale dimensione metropolitana ma piuttosto come unicum sociale, antropico, e culturale. Storicamente il Gargano è stato spesso concepito come un’isola. Ed anche i garganici si sono spesso percepiti come fossero isolati dal resto del mondo.
La suggestione della Città Gargano è assai più prorompente e suggerisce possibili nuove prospettive anche dal punto di vista dello sviluppo economico del promontorio. Gargano Città stimola una idea più forte e  consapevole di appartenenza ad uno stesso luogo, esserne cittadini e partecipi.
La suggestiva idea sostenuta da Teresa mi porta alla mente una provocazione analoga che ormai molti anni fa lanciò un altro grande intellettuale e giornalista, Salvatore Ciccone, che teorizzò come possibile chiave di sviluppo e di riscatto per i paesi del Subappennino Dauno l’idea della “città intercomunale”, che mi pare ancora oggi di profonda attualità. 
Una città è fatta di un sentire comune, di una identità condivisa, di senso civico. Una città è in grado di costruire meglio – in modo più partecipato e civile – il proprio futuro.

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Author: Geppe Inserra

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