Donne e uomini che si parlano, attraverso la poesia

Raffaele De Seneen e Tina Pizzolo

Donne che parlano e che si parlano. E che parlano ai maschi, attraverso l’espressione artistica più coinvolgente dal punto di vista emotivo e comunicativo, la poesia. Donne che attraverso le loro parole ritrovano il gusto di incontrarsi, oltre la rete e i social network. E poi uomini che parlano alle donne, essi stessi attraverso i versi di una poesia, o le pagine di un romanzo.
Questi gli ingredienti dell’esperimento, tanto intrigante quanto originale, andato in scena nel saloncino dell’Auser a Foggia, ad iniziativa del Coordinamento Donne dello Spi (il sindacato pensionati della Cgil).

Traendo le mosse da due tappe particolarmente significative del cammino dell’emancipazione femminile nel secolo scorso (il voto alle donne e il divorzio) la serata si è snodata tra le proiezione di video sul tema e la lettura di brani poetici e letterari.
“Vogliamo raccontarci, per ricordare quanto è stato difficile scardinare un sistema basato sul maschilismo, quanto abbiamo dovuto lottare per cominciare ad ottenere il diritto, il riconoscimento alla parità di genere. Vogliamo ricordarlo non soltanto per noi, ma anche per dirlo ai giovani, perché quelle sacrosante battaglie non cadano nel dimenticatoio. E vogliamo farlo oggi, in una stagione politica in cui quelle conquiste vengono messe in discussione, tutte le certezze e i punti di riferimento vacillano, e sembra tornare indietro di quaranta anni”, così Tina Pizzolo, responsabile del Coordinamento Donne della Lega Centro dello Spi Cgil di Foggia ha introdotto la kermesse.
Sul palco si sono avvicendate autrici e autori che hanno al loro attivo già diverse pubblicazioni con donne alla loro prima esperienza di reading letterari: il denominatore comune sta appunto nella voglia di raccontarsi, di mettere in circolo emozioni, esperienze, e soprattutto speranze.

Ripalta Netti
Melina Barbati e Tina Pizzolo

Le parole al femminile, proprio perché sgorgano da una sensibilità profonda, da un’adesione totale alla realtà, trasudano ottimismo e futuro, assai più di quanto non riescano a farlo le parole al maschile, che spesso scontano l’eccessiva razionalità della “logica” maschile.
Ospite d’eccezione della serata la poetessa pluripremiata Melina Barbati, finalista al premio Brancati, che ha letto alcune liriche dal suo ultimo libro Le Tele del tempio. Ha colto nel segno anche il provocatorio intreccio proposto dalle organizzatrici: far leggere a donne poesie di maschi e far leggere ad autori maschi pagine sulle donne. Con una forse non casuale coincidenza: quando i maschi parlano delle donne, in genere parlano delle mamme: Raffaele De Seneen ha presentato due poesie dialettali, molto belle, dedicata a sua madre, Marco Pizzolo ha letto alcuni brani del suo romanzo “Se un giorno la voce di Radio Londra”, che ha come protagonista sua madre Carmelina Panico, prima donna ad essere divenuta in provincia di Foggia dirigente sindacale. Giovanna De Cristofaro ha letto una poesia sull’eterno femminino di Leonardo De Luca, apprezzato autore di romanzi e racconti ambientali nei paesini montani dell’Appennino. La rivelazione della kermesse è Milvia Obertini, che ha declamato alcune sue accattivanti poesie, intrise di ottimismo e di voglia di futuro. Alla serata  sono intervenute Rosalbina Perricone, presidente del comitato Unicef di Foggia, che ha parlato del ruolo delle donne nella sua organizzazione e Loredana Olivieri, segretaria provinciale della Flc-Cgil (il sindacato dei lavoratori della scuola e dell’Università).
Il risultato è stato sorprendente: due ore di lettura, di testimonianze, ma anche di emozioni vere, che hanno convinto la coordinatrice provinciale del Coordinamento Donne dello Spi, Ripalta Netti: “la riuscita della serata testimonia che dalle parole delle donne emerge una forte volontà di trasformazione e di rinnovamento”.
Ha portato il saluto dello Spi Cgil di Foggia il segretario provinciale, Franco Persiano: “Le donne pensionate confermano con questa iniziativa la loro volontà di essere protagoniste. Ce n’è bisogno, in un momento in cui la crisi economica sta facendo lievitare il tasso di miserie, di infelicità e di incertezza verso il futuro. Nelle prossime settimane lo Spi rilancerà la sua iniziativa attraverso numerose assemblee per chiedere al governo nazionale e regionale le misure necessarie per uscire dalla crisi difendendo la solidarietà e lo stato sociale.”

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Author: Geppe Inserra

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