Sarà il numero due della lista regionale al Senato, Giuliano Volpe, rettore dell’Università degli Studi di Foggia. Della sua candidatura con Sel di Vendola si sapeva già prima che si svolgessero le primarie. Il governatore lo aveva blindato, assieme al suo braccio destro, Nicola Fratoianni: un bel segno di stima non soltanto nei confronti Volpe, ma verso il territorio che questi rappresenterà. Da parte di Vendola è stata la migliore risposta possibile al foggianesimo, che ha alimentato in passato polemiche tra il presidente e l’opinione pubblica della Capitanata.
A guidare i candidati per Palazzo Madama sarà il maggior suffragato delle primarie di Sel, Dario Stefàno, subito alle sue spalle il Rettore, che nel frattempo si è autosospeso. Se la memoria non c’inganna, è la prima volta che un candidato foggiano sale così il alto nel listino del Senato, grazie alla scelta strategica di Vendola. Le possibilità di elezione sono ottime, perché secondo le previsioni i seggi che potrebbero scattare in Puglia a favore di Sel sono tre.
La Puglia Settentrionale sarà così rappresentata a Palazzo Dogana da un personaggio di indiscussa caratura scientifica, morale e politica. Una candidatura particolarmente simbolica: Volpe non è un tecnico e basta, ma un umanista, un grande umanista che adesso si presta alla politica. Potrebbe diventare un significativo interprete del futuro possibile della Capitanata, attraverso il modello di sviluppo che da anni proprio Volpe sta tenacemente perseguendo, orientato alla cultura, alla conoscenza, alla tutela ed alla valorizzazione del territorio, delle sue radici e della sua identità.
Per partecipare alla campagna elettorale, Volpe si è autosospeso dal vertice dell’ateneo foggiano, ed anche questo è un bel segno di discontinuità.
È stato lo stesso Rettore a dare la notizia della sua candidatura, al secondo posto: “Sono soddisfatto e ringrazio la Direzione Nazionale di SEL per questa decisione. Sono anche particolarmente soddisfatto della qualità delle liste, non solo in Puglia ma anche in tutte le regioni e auspico un risultato altamente positivo, che possa consentire la costruzione di una folta e qualificata rappresentanza nei due rami del Parlamento, in modo da poter efficacemente sostenere le ragioni di una diversa visione dello sviluppo del nostro Paese e dell’Europa, più giusto, più equo, più ecologico, più attento alla cultura e alla formazione, al lavoro e alla difesa dei ceti e delle categorie che in questi anno hanno maggiormente pagato i costi della crisi.
Ora è il momento di una bella campagna elettorale fatta di discussione dei problemi veri, fatta di partecipazione, fatta di confronto e di entusiasmo. E se ce la faremo, non dimenticherò mai di essere un rappresentante della Capitanata e della Puglia, della cultura, della scuola e dell’università, del patrimonio culturale e paesaggistico.”
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