“Noi siamo perfetti”: la Foggia sorridente e sorniona di Carlo Della Pace

Un ritmo sostenuto, circa duecento attori; ci sono volute quattro proiezioni, per fare entrare tutti quelli che desideravano assistere alla prima, che si è svolta alla Sala Farina. Sembrerebbero i numeri di Ben Hur, invece sono quelli di “Noi siamo perfetti, e mo’ facc’ vede Foggia”, mediometraggio di Carlo Della Pace.
Per raccontare e mettere in scena i modi di dire foggiani, sfilano sul grande schermo attori professionisti, professionisti che per una volta si cimentano con la recitazione, e tantissimi foggiani che vogliono così testimoniare il loro attaccamento verso le radici e verso il dialetto. Il risultato è sorprendente, grazie all’impegno e all’entusiasmo che hanno profuso Carlo Della Pace e i suoi amici, tra cui va segnalato, Natalino Donatacci, l’instancabile cicerone che fa visitare la città (una Foggia insolita e bella, ripresa piena di luce e con le strade senza traffico) ai diversi foggiani emigrati al Nord, che gli telefonano per porgli la domanda tormentone: “E mo mè fa vedè Fogge?”
Va detto che già nei mesi che hanno preceduto la “prima” alla Sala Farina,  patrocinata dalla Provincia e dal Festival del Cinema Indipendente di Foggia, il film è stato un fenomeno mediatico: le precedenti edizioni sono state pubblicate dall’autore su You Tube, ed hanno totalizzato qualcosa come 55.000 contatti, creando le premesse per quella partecipazione diffusa che fa di “Noi siamo perfetti” un’opera diversa dal convenzionale, indipendente nel senso migliore e più genuino del termine.

Al di là delle risate che il film strappa praticamente ad ogni episodio, “Noi siamo perfetti” va apprezzato per lo scrupolo e l’attenzione professionale con cui è stato realizzato. Nonostante le riprese siano state effettuata con una videocamera amatoriale e con l’ausilio di un solo faretto, il risultato è di tutto rispetto. Ogni scena è ben inquadrata, la sceneggiatura scorre con leggerezza, la scenografia è scrupolosa: memorabile la cameretta da letto di Natalino, pavesata di bandiere rossonere e della indimenticabile copertina che il Corriere dello Sport dedicò alla mitica squadra di Zeman (“Juve o Milan? È meglio il Foggia”.
Un altro grande merito che va riconosciuto all’autore regista, è quello di non scivolare mai nella banalità o nel folclore. Il rischio c’è, quando si prende a pretesto della narrazione filmica un pezzo della cultura immateriale importante ma sfuggente, come i modi di dire. Della Pace lo esorcizza alla grande, grazie alla sceneggiatura ed alle ambientazioni. Il film rivela anzi un “orgoglio foggiano” che è anche impegno civile e culturale, tanto più che si tratta di un’opera che esalta la dimensione collettiva del cinema.
Si ride di gusto, ed in qualche modo ci si rispecchia e ci si ritrova nella Foggia sorniona che esce dai diversi episodi (una sessantina, che conferiscono al film un ritmo incalzante e coinvolgente). Ne viene fuori il ritratto di una Foggia che non sospetti, e d’una cultura che al di là delle battute e del divertimento suggerito dal film, ha radici profonde e che scopri continua ancora ad esistere, nel  cuore più profondo dei foggiani.
“Siamo perfetti” ripropone i tratti ed i fasti di quella Foggia divertente e burlesca che sta nel dna della città e di grandi personaggi dello spettacolo italiano, come Renzo Arbore o Arnaldo Santoro, che l’hanno interpretata e rappresentata sul palcoscenico e in televisione.
Tutti bravi: regista, cast tecnico, attori professionisti e non professionisti (tra questa ha strappato applausi e scena aperta la nonna di Carlo). Al film hanno partecipato, tra gli altri, Pio e Amedeo, Michele Norillo, il giornalista Antonio Di Donna, Renato Imbriani, Alberto Mangano nella insolita veste di dj in rossonero), Gioacchino Rosa Rosa (insolitamente serio), Filippo Mendolicchio, il vicepresidente del Foggia Giuseppe Lo Campo, il noto fotografo Vanni Natola che interpreta se stesso e il pugile olimpionico Ciro Di Corcia. Intrigante l’idea di concludere il film con alcune sequenze del backstage, che danno la percezione dello scrupolo con cui il film è stato realizzato.
“Siamo perfetti” è stato selezionato tra i corti e mediometraggi che parteciperanno alla fase itinerante del Festival del Cinema Indipendente, che comincerà a gennaio.

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Author: Geppe Inserra

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