Luciano Emmer, primo presidente di Giuria |
Dodici anni, forse qualcuno in più (diremo poi meglio di questa incertezza anagrafica). Abbastanza, o troppo pochi, per raccontare gli albori del Festival del Cinema Indipendente di Foggia, come si trattasse di un pezzo della storia culturale della Capitanata?
Nico D’Alessandria, vincitore della prima edizione |
Quel numero zero – tenutosi il 27 aprile 1999 nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, ad iniziativa del Cinema d’Essai Falso Movimento e della Provincia – rappresenta in effetti un crocevia: punto d’inizio, ed al tempo stesso punto d’arrivo di un intenso processo a sua volta iniziato alcuni anni prima. Il tema stesso svela una scelta di fondo: “Onda d’urto – Giornata del cinema indipendente”.
Ogni serata, ogni film presentato producono un innamoramento. Si tratta di film che quasi mai imboccano la strada della vera e propria distribuzione nelle sale. Si limitano ai circuiti d’essai. Ma il fatto è che son film che piacciono, quanto e spesso di più di quelli che si vedono nei cinema normali. Piacciono nel senso più vero del termine: conquistano il pubblico, lo divertono o lo commuovono, lo appassionano e lo emozionano.
La svolta giunge dall’amministrazione provinciale presieduta da Antonio Pellegrino, e dai suoi colleghi di giunta, Valeria De Trino e Ciro Mundi. Quest’ultimo ha una intuizione che da un lato stringerà ancora di più il rapporto tra Foggia ed Emmer, e dall’altro rappresenterà l’inizio di un rapporto sempre più intenso tra l’ente di Palazzo Dogana ed il cinema.
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