Le elezioni politiche del 2008 si risolsero in un disastro per la classe politica foggiana: scarsamente presente nei listini del “porcellum”, e penalizzata in quanto a posizioni. Quel risultato non fu però casuale, ma la conclusione di un processo che aveva visto sempre più alleggerirsi il ruolo della città capoluogo rispetto ad altre roccaforti politiche, come Manfredonia.
Che accadrà alle prossime elezioni? Molto dipenderà dal sistema elettorale e soprattutto dalla possibilità che sia restituita ai cittadini la possibilità di scegliersi i loro parlamentari, attraverso il voto di preferenza. Nell’attesa che il Parlamento risolva il rebus, ecco, in questo post, cosa scrissi all’indomani delle elezioni che si svolsero nella primavera del 2008, nel tentativo di rispondere alla domanda: perché non esiste più una classe dirigente foggiana?
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